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ROMA-ORLANDIA 97 A RETI INVIOLATE

Partita maschia ed intensa, con l’arbitro che ha sorvolato su troppi falli scontentando entrambe le squadre che già son dovute scendere in campo con formazioni altamente rimaneggiate. Roma decimata dagli infortuni, solo nove titolari a...

Redazione

Partita maschia ed intensa, con l’arbitro che ha sorvolato su troppi falli scontentando entrambe le squadre che già son dovute scendere in campo con formazioni altamente rimaneggiate. Roma decimata dagli infortuni, solo nove titolari a disposizione di mister Giampiero Serafini che all’ultimo momento deve fare a meno anche di Elisa Bartoli e Sabrina Marchese, (in panchina, ma non utilizzabili) entrambe goleador nella gara d’andata. In campo nelle file dell’Orlandia due ex giallorosse, Rossella Sardu e Francesca Soro.

Il primo tempo scorre senza particolari azioni degne di nota, se si esclude l’agonismo. A fine primo tempo la Roma è costretta per qualche minuto a giocare in nove per l’infortunio di Alessia Cutillo, sostituita poi da Laura Barbero e per l’infortunio alla mano sinistra di Ilaria Pasqui. L’attaccante romanista subisce diversi falli ed alla fine del match dovrà ricorrere alle cure ospedaliere per due dita rotte, medio ed anulare, che le sono state steccate. Tra venti giorni i controlli.  Malgrado il dolore l’attaccante ha continuato a giocare con una fasciatura fino al fischio finale. All’arbitro è sfuggita di mano la partita e troppi falli non vengono sanzionati a dovere. Ne ricordiamo uno da dietro sul capitano Gioia Masia che viene punito solo col cartellino giallo, interventi fallosi su Barreca e Bussu  che non vengono puniti e dopo averne subito uno duro anche Maria Iole Volpi questa si rivolge al direttore di gara per fargli presente che l’incontro si stava trasformando in una battaglia. Siffatto tipo di gioco, si sa, sfavorisce le squadre più tecniche come  la Roma, ma la squadra capitolina è caduta nella trappola. L’arbitro dal quarto d’ora della ripresa è sembrato andare anche  in confusione. Infatti, la Roma segna un gol validissimo, ma il direttore di gara lo annulla per fuorigioco. In realtà la rete è regolare poiché la palla viene deviata in rete da un difensore gialloblu, quindi autogol. Le giallorosse protestano e Mister Serafini fa notare l’errore all’arbitro, questo lo espelle. Pochi minuti prima stessa sorte era toccata al mister dell’Orlandia,  Leo Tonarelli, che protestava per dei falli non sanzionati su Vitanza e Minciullo. La Roma meriterebbe la vittoria per quello che fa vedere in campo, soprattutto nel secondo tempo, anche se al 55’ l’attaccante dell’Orlandia, Piera Manzella,colpisce il palo interno e, per fortuna delle romane,  la palla non varca la linea di porta. La gara termina a reti inviolate dopo “soli” tre minuti di recupero accordati dall’arbitro, malgrado le numerose e lunghe interruzioni di gioco. Ancora, quindi, una gara sfortunata, ma la Roma guarda avanti e da lunedì riprenderà a lavorare sperando che prima o poi la ruota cominci a girare dalla sua parte. Ora ci sarà una lunga pausa per lasciare spazio agli impegni della Nazionale alla  Cyprus Cup” in programma a Cipro dal 2 al 9 marzo. Tra le convocate le giallorosse Elisa Bartoli ed Alessia Tuttino. Il campionato riprenderà  il 12 marzo con la difficile trasferta in casa della  Graphistudio Tavagnacco.

Mariella Quintarelli Responsabile Ufficio Stampa Roma Calcio Femminile