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VIAREGGIO La Roma tra le più attese, Verre e Nico Lopez tra i “saranno famosi”

E se la Juventus cominciasse dal Torneo di Viareggio a ‘marcare’ una stagione di trionfi? Può essere.

Redazione

E se la Juventus cominciasse dal Torneo di Viareggio a 'marcare' una stagione di trionfi? Può essere.

La primavera di Marco Baroni è una delle squadre più accreditate alla vittoria della 64/ma edizione della Viareggio Cup, tra le otto arrivate ai quarti di finale. Le altre sono Roma e Fiorentina, ma una delle due non arriverà in finale. Scherzo del calendario: sono nel Gruppo 1, domani affronteranno la Rappresentativa di serie D e la Lazio e in caso di successo si affronteranno in semifinale.

Ma secondo gli addetti ai lavori, salvo sorprese che al 'Viareggio' non mancano mai, tra queste tre dovrebbe uscire la squadra vincitrice. E se fosse la Juventus, che domani giocherà contro i paraguaiani del Club Guaranì (unica squadra straniera rimasta in corsa) chissà che non sia beneaugurante per la squadra di Conte.

In attesa di conoscere chi sarà il campione, il torneo - che ai quarti ha portato anche Torino e Parma che domani si sfideranno - ha già messo in evidenza situazioni e talenti. Fuori le milanesi, per mano del Parma. Il Milan, per il secondo anno consecutivo non supera la fase a gironi: i rossoneri di Dolcetti, con i figli d'arte Comi e Ganz, sono stati eliminati per differenza reti. Fatale, nonostante le due vittorie, la sconfitta 4-0 col Parma. E contro gli emiliani è uscito anche l'Inter, campione in carica. Quella dei nerazzurri è stata quasi una autoeliminazione con Daniel Bessa, un '10' alla Snejder, che dopo aver segnato il gol del pari su rigore ha fallito il penalty del possibile vantaggio e quello nella roulette dei calci di rigore per la qualificazione ai quarti. Altra situazione.

Prima il 'Viareggiò era la vetrina per i talenti italiani dove si mostravano alcuni stranieri. Ora, segno dei tempi, anche le Primavere italiane sono intrise di giovani stranieri e gli italici campioncini faticano ad emergere. I talenti. Nella speciale rubrica 'Saranno famosì entrano più stranieri che italiani. In casa bianconera tra i nomi da segnare sui taccuini ci sono Gabriel Appelt Pires, classe 1993, brasiliano, centrocampista centrale, acquistato dalla Juve dopo averlo visto marcare in modo asfissiante Ronaldinho in una sfida tra Resede e Flamengo; Ouasim Bouy ('93) altro centrocampista, tutto mancino, gran tiro, prelevato dall'Ajax, e Stefano Beltrame ('93), punta centrale molto rapida.

Nella Roma i nomi da ricordare sono due: Valerio Verre ('94) centrocampista centrale e Alonso Nicolas Lopez ('93) attaccante uruguaiano. La Lazio si coccola l'attaccante uruguaiano Gonzalo Mastropierro Barreto ('92); il Parma il centravanti Mattia Sprocati ('93). Per la Fiorentina i nomi sono diversi. Oltre al già noto Boadu Maxwell Acosty, attaccante, ci sono Diomandè Gondo, classe 1996, attaccante ivoriano, Albin Kenneth Zohore punta ivoriana con passaporto danese ('94), si dice parente di Drogba, poi ci sono i brasiliani Gustano Campanharo ('92), centrocampista, e Alan Empereur, difensore centrale. Il Torino può contare sul centrocampista Emanuele Gatto ('94) e sull'attaccante senegale del '93 Abou Diop. Ma la stella del torneo è un attaccante uscito di scena ieri: il genoano Riccardo Improta ('93), una punta esterna che ha segnato sei gol senza calciare rigori. (ANSA)