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Primavera, Mastrantonio: “All’inizio entravano tutti i palloni, ora no. Non dobbiamo buttarci giù”

LaPresse

Il portiere giallorossi parla al termine della sfida pareggiata col Milan: "E' un momento che passerà, adesso dobbiamo lavorare in allenamento"

Redazione

Niente da fare per la Roma Primavera, che con il Milan trova il terzo pareggio consecutivo dopo quelli con Sampdoria e Sassuolo. I capitolini, nonostante i due pali colpiti, non riescono a trovare la via del gol e così ottengono solo un punto, facendosi agganciare in classifica dall'Inter. Ha parlato della gara il portiere Mastrantonio ai microfoni di Roma Tv.

Classe 2004, avevi giocato anche in casa contro il Genoa. Due anni sotto età, come la vivi questa cosa?

E' normale che all'inizio, quando il mister dice la formazione un po' di tensione c'è. Non giocavo da tanto, poi con gente più grande di due-tre anni non è facile. Poi quando entri in campo e fai riscaldamento la tensione si scioglie perché le cose le sai fare. Dopo il riscaldamento tutto a posto.

Tipico portiere che parla molto, chiama la difesa, non ti fai scrupoli. Sei il più piccolo in campo ma il ruolo è tuo. 

Sì questa è la mia caratteristica.

De Rossi molto soddisfatto della prestazione, è mancato soltanto il risultato. Sei d'accordo con quanto detto dal tecnico?

Stiamo passando un momento che all'inizio le prime partite entravano tutti i palloni. Ora c'è un momento difficile ma meglio adesso che più tardi, magari durante le finali se ci arriveremo, speriamo. E' un momento che passerà, adesso dobbiamo lavorare in allenamento e non buttarci giù.

Voi avete bisogno di tanta attenzione e aiuto dagli attaccanti, ma questa Roma offensiva non concede tanto.

Sì, l'importante quando la squadra è molto offensiva è parlare e darsi una mano. Prima c'erano tanti stranieri, adesso hanno imparato l'italiano e quindi è molto più semplice comunicare. Dietro stiamo tranquilli.