La Primavera dei record e di Viviani non sa più perdere: e sabato c'è la prova del 9

(di Valerio Valeri) Non c'è scampo per l'avversario, qualunque sia. La Roma di Alberto De Rossi non ha pietà di nessuno e anche oggi contro il Lecce esce dagli argini affogando i pugliesi con sette gol, tutti molto belli.

Sugli scudi, senza dubbio, il capitano Federico Viviani, uomo ovunque dei giallorossi capitolini, autore di un'altra tripletta per tutti i gusti e giunto a quota 9 reti, capocannoniere della squadra: il primo su rigore, il secondo con un'incursione dai tempi perfetti, il terzo con l'ennesima punizione al bacio che lascia inerme l'estremo difensore avversario. E' quasi un dispiacere vederlo relegato in una categoria che è evidente non appartenergli più: il 19enne, tra l'altro convocato fisso con la Nazionale Under 20 di Gigi Di Biagio, è destinato a cercare spazio in prestito altrove da gennaio, sorte che lo accomuna anche a Caprari e forse Nego. Impossibile pretendere di levare il posto a uno tra Pjanic, De Rossi, Gago e Pizarro.

La formazione capolista con 26 punti mostra ormai una qualità di gioco e un carattere nettamente superiori a gran parte delle avversarie di girone. Viene incrementata la differenza rispetto al rendimento della scorsa stagione, quando alla decima giornata i punti erano 21, le reti segnate 23, quelle subite 16 e le sconfitte sul groppone ben 3. Adesso i Campioni d'Italia di punti ne hanno 26, hanno realizzato ben 36 gol subendone 6 e non hanno mai perso, unica imbattuta non solo nel proprio raggruppamento ma anche in tutto il campionato, dove è anche quella con più punti.

Certo, l'anno scorso nei primi mesi di campionato Alberto De Rossi aveva dovuto fare a meno di bomber Montini infortunato, ma è decisamente impressionante quanto l'undici di oggi – sostenuti da degni cambi come Tassi, Ceccarelli, Cittadino, Massimo, Leonardi e Politano – stia frantumando ogni record. Sabato pomeriggio big match con la Lazio. Un derby che trova due squadre mature, tatticamente e tecnicamente forti, oltre che ambiziosissime.