Mario Somma, ex tecnico del Grosseto, è intervenuto per parlare della situazione della Roma.
news
Somma: “Perin sarebbe la scelta giusta per la Roma. Nainggolan? E’ perfetto in un centrocampo a tre”
Mario Somma, ex tecnico del Grosseto, è intervenuto per parlare della situazione della Roma.
Ha avuto contatti con il Latina?
"No, non ho avuto contatti. Nessuno è profeta in patria, ma non posso che fare i complimenti ad una dirigenza che è entrata nel mondo del calcio solamente 6 anni fa. Gli va dato un grande plauso, sono convinto che il bello deve ancora arrivare. Nel giro di un paio di anni rischiano di andare anche in serie A".
Sulla Roma?
"La Roma è una delle poche società in Italia che a livello giovanile punta sugli esterni di attacco. Sono tutti giocatori di grande valore, vedrete che anche quest'anno ci saranno altri 3-4 giocatori in grado di mantenere alto questo trend della società. Se fossi stato su una panchina di serie B avrei chiesto subito Matteo Ricci che ha delle qualità incredibili".
Sulle ultime vicende giallorosse?
"Non posso pensare che la finale di coppa Italia decida la stagione. Un solo episodio non può essere motivo di catastrofe: la Roma ha una base importante e un potenziale pazzesco al di là dei grandi giocatori. Se mi chiedessero chi mi piacerebbe allenare, risponderei sicuramente la Roma".
Su Garcia?
"Non conosco Garcia e non lo giudico. In Italia il primo concetto è non farti giocare, lui dovrà essere bravo in queste occasioni, dovrà sapere far giocare la propria squadra".
Su Viviano?
"E' un portiere che non riesce a stare per due anni di seguito da qualche parte. Evidentemente c'è qualche problema che va oltre le capacità tecniche. Io prenderei Julio Cesar che è senza ombra di dubbio una garanzia. Sabatini sa dove mettere le mani, è uno dei dirigenti più bravi del panorama calcistico italiano".
Julio Cesar sembra sfumato...
"Allora andrei a prendere Perin: è di Latina, è tifoso della Roma, ha delle capacità eccezionali e sarebbe una sicurezza per i prossimi 10 anni".
Su Nainggolan?
"Lo conobbi quando aveva 17-18 anni quando me lo presentarono dicendomi che era una seconda punta. Non faceva grandi cose, ma aveva una struttura importante. Un giorno gli dissi: "Se tu tra tre anni giochi nel Real Madrid o in Eccellenza non mi meraviglio. Secondo me devi fare il centrocampista, ti insegno io i movimenti". Per due mesi l'ho tenuto in campo a fare le esercitazioni, e poi lo schierai contro il Messina perdendo 2-0. Andai in conferenza stampa esaltando Radja e i tifosi mi massacrarono su Internet".
E' l'ideale per la Roma?
"Io lo prenderei di corsa: ha grande qualità ed è una persona squisita. Nello spogliatoio ti fa ammazzare dal ridere. Alla cifra che chiede Cellino però non si può prendere. Nessuno può spendere 20 milioni per un gregario di qualità".
Sul ruolo?
"Lui è perfetto nel centrocampo a tre a destra".
Fonte: Radio Manà Manà.
© RIPRODUZIONE RISERVATA