Beppe Marotta fa chiarezza. Il dg della Juventus sfrutta i microfoni di Gr Parlamento per ritornare sui temi caldi degli ultimi giorni e chiudere - o almeno provarci - alcune polemiche. Si parte dagli errori arbitrali: "Ci sono sempre stati e sempre ci saranno - taglia corto il dirigente bianconero -. Noi favoriti in questo inizio campionato? Nell'arco di una stagione torti e favori si bilanciano. D'altronde l'errore umano è dietro l'angolo e dobbiamo escludere la malafede. Inserire la tecnologia? Sono favorevole, ma solo per alcuni episodi come il gol-non gol". Da polemica a polemica, Marotta torna sulle sue dichiarazioni circa il gioco dell'Inter e - in particolare - il tecnico nerazzurro Andrea Stramaccioni. "Quando l'ho definito 'spensierato' non volevo offenderlo. Per me la spensieratezza è una virtù - aggiunge -. Ho cercato sul dizionario il sinonimo e ho trovato 'serietà': ecco perché non lo ritengo un termine offensivo. Intendevo che è nelle condizioni migliori per guidare la sua squadra". Marotta passa infine ad analizzare gli avvenimenti sul campo: la sua Juventus, dopo la sconfitta contro l'Inter, deve necessariamente guardare avanti: mercoledì a Torino arrivano di danesi del Nordsjaelland per una delicata sfida di Champions: "C'è una logica amarezza - ammette -, ma siamo uomini di sport, perdere fa parte del calcio. Resta l'impresa straordinaria di aver vinto lo scudetto e la Supercoppa Italiana e aver inanellato 49 partite utili di fila. Dobbiamo far tesoro di questa sconfitta e concentrarci subito sulla Champions - dice Marotta, che conclude poi con una battuta su Antonio Conte -. La sua mancanza pesa. Come l'ho trovato dopo il ko con l'Inter? Era un leone in gabbia".
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