Scommesse, torti arbitrali, Moggi e non solo: Zdenek Zeman, solleticato dai giornalisti, non le ha mandate a dire nella conferenza stampa di presentazione come nuovo tecnico del Pescara, svoltasi davanti a circa 3.000 tifosi entusiasti.
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Zeman: “Se Moggi è fuori dal calcio e io no ci sarà un motivo”
Scommesse, torti arbitrali, Moggi e non solo: Zdenek Zeman, solleticato dai giornalisti, non le ha mandate a dire nella conferenza stampa di presentazione come nuovo tecnico del Pescara, svoltasi davanti a circa 3.000 tifosi entusiasti.
Con l'inconfondibile stile flemmatico, a voce bassa, il tecnico boemo ha risposto a tutte le domande, a cominciare da quella sull'indagine della Procura di Cremona riguardante le scommesse: «Bisogna restare dentro e combattere dall'interno chi vuole male a questo sport. Io voglio convincere gli altri che in Italia si può fare calcio pulito, perchè c'è tanta gente che vuole bene a questo sport». Poi si è tolto un 'sassolonè dalla scarpa sull'ex dg della Juventus Luciano Moggi, suo storico avversario: «Io faccio ancora calcio. Lui no. Credo che questo vorrà dire pur qualcosa».
Lo scorso anno a Foggia Zeman denunciò diversi torti arbitrali: «Tutto vero - risponde -. Ci furono diversi episodi che sicuramente non ci favorirono. Ho detto queste cose a suo tempo e le ribadisco. Ora però voglio pensare al Pescara». Dalla Lega Pro con i pugliesi, alla serie B con il Pescara, ma manca la A: «Voi mi chiedete perchè non alleno da tanto nella massima serie? Questo non lo so. Forse a qualcuno sono antipatico. Io però in A ho raggiunto risultati. Ho fatto secondi e terzi posti. Oggi in serie A ci sono allenatori che non hanno fatto quello che ho fatto io, ma allenano». «Ma per me non è un problema. Ora sono a Pescara in una piazza che ha fame di calcio e che il sabato o la domenica riempie lo stadio», ha concluso.
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