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Zeman in miglioramento, il figlio Karel: “La riabilitazione procede. È il mio eroe”

Zeman in miglioramento, il figlio Karel: “La riabilitazione procede. È il mio eroe” - immagine 1
Karel Zeman si è raccontato, parlando anche delle condizioni del papà: "Rispetto a ciò che ha subito si può essere soddisfatti"
Redazione

Zdenek Zeman continua a lottare per la sua salute dopo l'ischemia che ha preoccupato tutto il mondo del calcio e non solo. A febbraio il boemo ha rischiato la vita, ma si è ripreso e ha lasciato la terapia intensiva, anche se ovviamente le sue condizioni restano da tenere in costante osservazione, anche in relazione ai gravi disturbi del linguaggio. A 'gazzetta.it', il figlio Karel - che ieri ha pubblicato una foto sui social secondo alcuni vestita da frecciata  - ha raccontato: "È in progressivo miglioramento, il percorso riabilitativo procede e rispetto a ciò che ha subito si può essere soddisfatti. Io tutti i giorni pubblico un pensiero di personaggi famosi: ma sono espressioni nelle quali mi rivedo in quel momento. Sono riferimenti a me stesso e però stavolta è partita la dietrologia..."

Zdenek con gli occhi di Karel. "Il mio eroe, anche se fosse stato un papà come gli altri. Io fino ai sei anni dormivo tra le sue braccia. A due ha cominciato a portarmi agli allenamenti".

L’ha fatta nascere in panchina. "Osservando il calcio alla sua maniera, inseguendo la bellezza. Mai visto una squadra rapire gli sguardi come le sue. Non ce ne saranno altre così".

Un educatore. "Ha praticato cinque o sei sport anche ad ottimi livelli. Io, che mi sono dato al basket e al calcio, rispetto a lui sono un pigro".

Quando Karel decide che vuole essere Zeman? "Glielo dissi il giorno in cui mi laureai, 110 e lode, a Roma, in Lingue: 'Ho studiato perché sapevo che ti avrei fatto felice ma voglio provarci anch’io'. Risposta: 'Fai quello che vuoi, tranne questo. Sono diventato scomodo, incontrerai mille difficoltà'".

E però si presentò al campo. "Lo convinsi. 'Voglio vederti a San Siro', disse. E mi scoccia non esserci ancora riuscito".

Difficile essere figlio di Zeman? "Penso che questo concetto abbia pesato più negli altri che in me. Io ne sono orgoglioso".

Il Karel allenatore non molla. "Ieri dicevo: basta con il calcio, ormai è un capitolo chiuso. Poi dopo un’ora, ovviamente, avevo superato quest’idea. Sospetto che gli altri abbiano meno fiducia in me di quanto ne abbia io".

Perché poi, sorridendo, si può sottolineare che in effetti anche "il boemo" ha qualche difetto. "Fumare. Ci ho provato anche io da ragazzo, per fare il figo, ma mi dava e mi dà fastidio".