BAYERN MONACO - Ennesimo trionfo per i Bavaresi, che nelle ultime otto partite hanno vinto sette volte e pareggiato una, segnando 18 gol e subendone zero. Durante quest'arco di tempo un bel numero di infortunati, alcuni importanti avrebbero potuto fermare il Bayern: Schweinsteiger, Javi Martinez, Badstuber, Thiago Alcantara e Ribery. Così non è stato, e anzi fa davvero impressione pensare di dover aggiungere ancora questi giocatori alla squadra straordinaria che oggi pomeriggio ha asfaltato l'ennesimo avversario. La partita contro il Werder Brema è il solito allenamento dell'attacco di Guardiola contro la difesa avversaria. La porta di Neuer mai in pericolo (0 tiri nello specchio, 0 tiri totali verso la porta), con il portiere che si segnala solo per i suoi interventi sulla trequarti a smorzare ogni velleità dei terminali del Werder. Nel primo tempo segnano Lahm (20') grazie a un bell'assist di Muller, poi Xabi Alonso (27') su punizione, Muller su rigore (43') e Gotze (45') dopo un gran numero sul difensore. Poi, nella ripresa, ancora Lahm servito dal tacco di Shaqiri (79'), e ancora Gotze (89'), stavolta da fuori. Il resto è tanto tiqui taca (possesso palla vicino all'80%), sovrapposizioni, scambi ravvicinati. Agli avversari restano le rimesse laterali, i rinvii dal fondo, qualche lancio in profondità provato da molto lontano. Finisce 6 a 0.
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Il week-end della avversarie in Champions: Bayern spaventoso (6 a 0), non concede un tiro in porta. Anche Cska e City vincono con goleada
Cska 6 a 0 sul Kuban, City 4 a 1 in un match entusiasmante contro il Tottenham. Ciò che impressionano sono però le prestazioni del Bayern, che nelle ultime otto partite ha segnato 18 volte senza subire nemmeno un gol.
Nota a margine: esordio stagionale per Ribery, che ci sarà contro la Roma in Champions. La squadra che arriverà martedì nella Capitale fa a dir poco paura.
MANCHESTER CITY – Il City passa in casa contro il Tottenham. 4 a 1 il risultato, netto nei numeri ma ingannevole nella sostanza, perché arrivato al termine di una partita emozionate ed equilibratissima fino al 67'. Apre le danze Aguero, che al 12' riceve da Lampard dalle parti del vertice sinistro dell'area, se la porta sul destro e batte Lloris sul secondo palo. Il Tottenham rimette subito le cose a posto: Fernando perde un pallone sciagurato, Morrison ruba e dà a Soldado, da lui a Eriksen, il quale scarica un diagonale potente in rete. 1 a 1. Al 18' nuovo vantaggio dei padroni di casa. Lampard cade su pressione di Lamela e procura un generoso rigore al City. Aguero non sbaglia ed è 2 a 1.
Il City ora comanda il gioco. Il Tottenham cerca di ripartire, ma alla mezz'ora un altro rigore, stavolta netto, su Silva, rischia di farli capitolare. Il Kun si ripresenta sul dischetto, ma stavolta Lloris vince la sfida psicologica e para, tenendo in piedi i suoi.
Al 62' viene fischiato un terzo rigore, stavolta per gli ospiti: Soldado viene sgambettato da Demichelis in area, l'arbitro indica il dischetto. Il bomber si presenta dal dischetto ma Hart è magnifico nel negargli la rete. Infine al 67', Aguero viene strattonato in area e non arriva all'appuntamento con il pallone scodellato da Silva a porta vuota. Per l'arbitro vale il quarto rigore e il rosso per Fazio, autore della trattenuta. Aguero non sbaglia e segna la sua tripletta. C'è tempo ancora per il poker, segnato al 74' ancora dall'attaccante argentino (ora capocannoniere a pari merito con Diego Costa con 9 gol segnati). Il City batte uno sfortunato Tottenham e rimane secondo in solitaria a -5 dal Chelsea.
CSKA – Goleada pure per i Russi del Cska Mosca, che si sbarazzano del Kuban Krasnodar, quarto in classifica, con un secco 6 a 0. A segno Musa (13') ed Eremenko (18'), in un primo tempo che vede i rossoblu sempre in controllo (solo un'occasione concessa nei primissimi minuti, in cui si dimostra bravo Akinfeev). Al 68' poi, Armas è sfortunato a deviare nella sua porta un cross di Scennikov. A quel punto il Kuban crolla, lasciando ampi spazi all'iniziativa avversaria. Al 70' Dzagoev raccoglie un lancio che sorprende la difesa avversaria e, a tu per tu con il portiere, serve generosamente Musa a porta vuota: 4 a 0. Dopodiché al 74' entra Doumbia, il quale ripete perfettamente il copione recitato nella sua ultima apparizione in campionato contro l'Ural: una ventina di minuti, 2 gol segnati e uno incredibile divorato (per un totale di 4 reti in 41 minuti!). Complice il pareggio dello Zenit, fermato sullo 0 a 0 dal Lokomotiv, gli uomini di Sluckij sono ora a soli due punti dalla vetta.
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