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Violenza negli stadi, Tavecchio: “Abbiamo responsabilizzato il mondo del calcio”

Anche il ministro dell'Interno Alfano commenta i dati comunicati dal Viminale: "Oggi possiamo dire che il decreto stadi ha rappresentato un miglioramento generale"

Redazione

Diminuiscono gli episodi di violenza nella stagione in corso dei campionati di calcio: è quanto si evince dagli ultimi dati elaborati dal Viminale e anticipati questa mattina dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano. In tutti i campionati monitorati (tutti quelli professionisti, comprese le coppe europee e quelle nazionali, più un campione delle circa 600.000 partite disputate ogni anno nelle categorie giovanili e dilettanti), tutti gli elementi analizzati indicano una netta diminuzione: -22% di incontri con feriti; - 16,2% di feriti tra le forze dell'ordine; -16,2% di feriti tra i civili; -82,3% di feriti tra gli steward.

«Leggo con grande soddisfazione - ha affermato il presidente della Figc Carlo Tavecchio - i dati forniti dal Viminale circa la violenza di cui è vittima il mondo del calcio. Grazie al grande lavoro di prevenzione e repressione delle forze dell'ordine, del quale ringrazio il ministro Alfano, rafforzato dall'impegno della Figc e dei club per la promozione di condotte non violente in particolare dentro gli stadi, tutti i numeri indicano un drastico calo di questi fenomeni deprecabili. Abbiamo responsabilizzato il nostro mondo con interventi normativi specifici in tema di fruibilità degli stadi, adesso puntiamo a migliorare la qualità dei servizi delle partite per consentire ai tifosi di partecipare agli eventi in un clima di festa e di divertimento».

I dati anticipati oggi, in attesa di quelli definitivi al termine della stagione, confermano alcuni trend positivi ufficializzati nei giorni scorsi dal rapporto annuale dell'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, riferito invece ai dati della stagione 2014-2015. «Quest'anno abbiamo lavorato molto sulla violenza negli stadi - ha commentato il ministro Alfano - e oggi possiamo dire che il decreto stadi ha rappresentato un miglioramento generale. Il miglioramento dei dati è senz'altro legato anche all'aumento delle forze dell'ordine presenti durante le partite e ai nostri provvedimenti». Lo riporta l'Adnkronos.