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Vezzali: “Il governo lavora per aumentare presto la capienza negli stadi”

L'esponente del governo: "Speriamo di arrivare gradualmente alla riapertura completa"

Redazione

Valentina Vezzali, sottosegretario alla Presidenza del consiglio con delega allo Sport, intervistata da calcioefinanza.it, ha tra le tante cose anche detto: "La vendita dei diritti sul Campionato di Serie A è gestita in maniera privata dalla Lega di Serie A. Ma è evidente che il tema della trasmissione delle partite è di carattere generale, coinvolge milioni di tifosi e pertanto il Governo, che è al momento necessariamente spettatore, non potrà ignorare le difficoltà ad oggi riscontrate qualora non vengano risolte nelle prossime giornate. Mi lasci però aggiungere che questo è un momento significativo e stiamo seguendo con grande interesse quello che sta riuscendo a fare il mondo del calcio. Grazie alla trasmissione in streaming di gran parte delle partite si sta fortemente contribuendo allo sviluppo della digitalizzazione nel nostro Paese". Nel primo weekend di campionato inoltre, con il test sul Green Pass, abbiamo visto che le norme non sempre sono state rispettate tra mascherine e distanziamento sociale (soprattutto nelle curve). Qual è il bilancio del primo test negli stadi? "Aspettiamo le prossime giornate, al momento nessuno stadio ha raggiunto il 50% della capienza. Ma sono fiduciosa. L’invito che faccio ai club è quello di sensibilizzare gli operatori per far rispettare le regole, più riusciamo a rispettare le regole maggiormente possiamo uscire da questa maledetta pandemia. Il mio appello va anche hai tifosi che per molto tempo sono stati privati della gioia di andare allo stadio: se tutti facciamo la nostra parte e quindi rispettiamo le regole, riusciamo tutti insieme a ripartire veramente. Lo stadio è una grande festa e non vogliamo più privarcene, facciamo in modo di stare insieme nel rispetto, mi scusi la ripetizione, delle regole". Sempre in tema stadi quante sono le possibilità che nel breve periodo venga aumentata la capienza degli impianti? E per tornare al 100% nel corso della stagione? "Ci stiamo lavorando, il nostro obiettivo è quello di aumentare la capienza nelle prossime settimane fino ad arrivare gradualmente alla riapertura completa, in una sfida che bisogna però affrontare nel rispetto delle regole, come dicevo prima, e con la speranza che la pandemia presto allenti la morsa". E soprattutto, è mai possibile che in Italia per costruire un nuovo impianto sembra una impresa impossibile, quando negli altri Paesi europei (Spagna, Inghilterra, Germania, Francia ma non solo) in poco tempo si erigono impianti avveniristici? "E, aggiungo, gran parte degli impianti esistenti vanno ristrutturati. Pensi al miracolo della nostra medaglia d’oro nell’inseguimento a squadre di ciclismo su pista ottenuta in un Paese con un solo velodromo al coperto, quello di Montichiari, che per giunta rimarrà chiuso per mesi per interventi manutentivi in quanto ci piove dentro. Bisogna investire, bene e celermente, sull’impiantistica sportiva nazionale, che rappresenta un asset importante non solo sul piano prettamente sportivo, ma anche di sviluppo sociale ed economico. Ho istituito una cabina di regia con l’obiettivo di impiegare le risorse, non solo quelle del PNRR, per individuare, con il supporto di Federazioni e organismi sportivi, gli interventi urgenti e necessari, anche in vista dei prossimi grandi eventi sportivi che l’Italia ha già in agenda nei prossimi anni, a iniziare dai Giochi Olimpici e Paralimpici invernali di Milano Cortina2026". La Figc ha presentato un documento con diverse richieste al Governo, da finanziamenti ad agevolazioni fiscali: c’è margine per “accontentare” il calcio? "Sto esaminando i vari punti del documento della FIGC, faremo la nostra parte, agevolando temporaneamente quanto possibile, ma è imprescindibile che il mondo del calcio confermi disponibilità e volontà. Penso che il tema vada affrontato alla radice, operando al fine di calmierare i costi rispetto ai ricavi, con interventi ben mirati. E aggiungo che, vivendo in un mercato comune, la questione va affrontata anche a livello internazionale, mi sono resa già disponibile a sostenere questo. Il sistema calcio era purtroppo in perdita già prima della pandemia, questa non ha fatto altro che amplificare il problema".