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Var, Rizzoli: “Margini di miglioramento ampi”. Rosetti: “Meglio di così non poteva andare”

Il commento sulla tecnologia in campo è più entusiasta che mai. Parla anche Nicchi: "Tutti guardano all’Italia, siamo presi a esempio da tutte le federazioni"

Redazione

Gli arbitri della Can A e della Can B si sono all’unisono messi a disposizione, credendo nel progetto Var e sono tutti uniti nell’intento di farlo bene. Senza questa convinzione non ci sarebbero risultati positivi”. Parola designatore arbitrale della Serie A, Nicola Rizzoli, al termine della riunione con gli allenatori dopo i primi mesi dall’introduzione della Var. Confermato il massimo sostegno da parte della classe arbitrale al progetto: “Qualche errore è stato commesso, ma era inevitabile – ha aggiunto -.I margini di miglioramento sono però ancora molto ampi e ne siamo consapevoli, ma questo è un elemento positivo“.

Anche Roberto Rosetti, responsabile della tecnologia per l’Aia, ha voluto dire la sua: “La possibilità che gli allenatori possano chiedere un challenge, ovvero che possano chiedere direttamente l’intervento del Var per ora è escluso, ma se ne parlerà in futuro. Al momento seguiamo alla lettera le direttive dell’Ifab, non possiamo inventarci niente, ma è un processo in grande evoluzione e alla fine dell’anno potremmo fare anche noi le nostre valutazioni e proposte. Meglio di così non poteva andare sia in termini di presenza, sia in termini di qualità della discussione che è stata molto positiva. E anche da parte della componente allenatori abbiamo visto la stessa positività. L’obiettivo di questo progetto è quello di avere un calcio più giusto, di eliminare gli errori, senza intaccare la bellezza del calcio. Ci lavoriamo giorno dopo giorno, con una competenza riconosciuta a livello internazionale. È chiaro che il Var non è un progetto perfetto, lo sappiamo, ma tendiamo a questo. La filosofia è quella della minima interferenza per il massimo beneficio“.

Tutti guardano all’Italia, siamo presi a esempio da tutte le federazioni e ci arrivano continue richieste per istruire arbitri all’estero“. Marcello Nicchi gonfia il petto alla luce dei risultati della sperimentazione della Var in Serie A, sottolineando che “fra 3-4 giorni sarà pronto a Coverciano un centro di sperimentazione in cui gli arbitri potranno allenarsi non solo dal punto di vista atletico, psicologico ma anche con la tecnologia Var“. “E’ un prodotto che funziona. In Germania funziona meno che da noi, là hanno un unico centro collegato con tutti stadi, mentre noi abbiamo una sala Var in ogni stadio“, ha notato Nicchi, dopo la presentazione del bilancio alle squadre e ai media, rivelando di aver “appena ricevuto una richieste per mandare 3-4 arbitri a fischiare in Cina: siamo appetibili“.

La Fifa ha individuato come centro pilota Coverciano, gli arbitri del Mondiale si prepareranno là. E 3-4 Var italiani andranno in Russia“, ha detto Carlo Tavecchio, in veste di presidente federale dimissionario e di commissario della Lega Serie A.