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Ulivieri: “Se si torna in fabbrica il calcio può riprendere. Anche giocando d’estate ogni due giorni”

Il presidente dell'Assoallenatori: "Anche il calcio dovrebbe pensare di ricominciare, ovviamente in massima sicurezza. Abbiamo l’obbligo di mandare un messaggio di disponibilità"

Redazione

"Se si torna a lavorare in fabbrica anche il calcio potrebbe ricominciare". Renzo Ulivieri prova a fare una previsione sulla possibile ripresa, almeno, degli allenamenti dei calciatori, primissima fase di un percorso che può portare alla ripresa del campionato. Il presidente dell'Associazione Italiana Allenatori ha parlato a 'La Nazione': "Se oggi le autorità che gestiscono l’emergenza sanitaria o magari il Governo, ci dicessero che c’è bisogno del nostro lavoro, di riaccendere il mondo del calcio, anche per una questione psicologica o sociale, allora daremo massima disponibilità a tornare al lavoro. Leggo che dopo questa pausa - continua Ulivieri - qualcosa potrebbe ripartire e se si faranno tornare in fabbrica alcune categorie di lavoratori, allora anche il calcio dovrebbe pensare di ricominciare, ovviamente in massima sicurezza. Abbiamo l’obbligo di mandare un messaggio di disponibilità perché siamo una categoria privilegiata ed è bene ricordarselo".

Dunque, anche in questo caso l'obiettivo è quello di tornare a giocare, quando il coronavirus lo permetterà. L'ex allenatore, tra gli altri, del Bologna, fissa anche un periodo di tempo ipotetico: "Spero davvero si possa finire la stagione, anche sforando giorni dei mesi che verranno. Anche giocando un giorno sì e uno no. Sì, cerchiamo di finirlo”.