Il giudice sportivo multa il Sassuolo per insulti razzisti indirizzati dai tifosi a Kevin Constant, giocatore del Milan, durante il Trofeo Tim andato in scena lo scorso 23 luglio a Reggio Emilia. Per la Digos, pero', il rossonero non e' stato oggetto di cori razzisti ma di sporadiche frasi ingiuriose. Come e' noto, Constant ha reagito calciando il pallone verso gli spalti e lasciando il campo al 32' di gioco. Il Sassuolo e' stato punito dal giudice sportivo con ammenda di 30.000 euro con diffida ''per avere suoi sostenitori, al 32' della gara, rivolto ad un calciatore della squadra avversaria grida e cori espressivi di discriminazione razziale''. La sanzione, si legge nella nota, e' ''attenuata per avere la Societa' concretamente operato con le forze dell'ordine a fini preventivi e di vigilanza''.
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Trofeo Tim, Giudice multa Sassuolo e Juve e per Costant ammonizione e ammenda. Ma per Digos “niente cori razzisti”
Il giudice sportivo multa il Sassuolo per insulti razzisti indirizzati dai tifosi a Kevin Constant, giocatore del Milan, durante il Trofeo Tim andato in scena lo scorso 23 luglio a Reggio Emilia. Per la Digos, pero’,
Constant rimedia un'ammonizione e un'ammenda di 3000 euro perche' ha ''calciato il pallone verso un gruppo di tifosi della squadra avversaria che lo avevano insultato con grida e cori espressivi di discriminazione razziale, chiedendo quindi la propria sostituzione, uscendo dal terreno di giuoco e determinando in tal modo l'interruzione della gara di circa due minuti''.
Il personale delle squadre tifoserie delle Digos di Reggio Emilia, Torino e Milano e del commissariato di Sassuolo, in servizio allo stadio e posizionate a ridosso delle tifoserie ultras, in realta' ''ha escluso che durante le partite'' Juventus-Milan e Sassuolo-Milan ''siano stati intonati cori razzisti ribadendo che le sporadiche frasi ingiuriose che hanno provocato la reazione" del giocatore del Milan Constant ''siano state gridate da normali tifosi e non da appartenenti alle tifoserie organizzate''.
In particolare, nel terzo incontro Sassuolo-Milan, Constant prima di una rimessa da fallo laterale ha chiesto all'arbitro di essere sostituito perche' fatto oggetto di offese di stampo razzista. Il personale della polizia, in servizio nel settore distinti-Lato Nord, a pochi metri da dove si sarebbe verificato l'episodio, ha riferito che alcuni tifosi del Sassuolo, collocati nella parte bassa del settore e non appartenenti a gruppi organizzati che invece erano posizionati nella parte piu' alta della gradinata, avevano 'spronato' il calciatore a non perdere tempo nel rimettere in campo la palla da fallo laterale gridando ''Dai muoviti'' e ''Datti una mossa''.
In particolare un tifoso di Sassuolo, successivamente identificato, ha urlato ''Dai salame datti una mossa'' e un altro, in corso di identificazione, ''Rifatti il naso''. Successivamente Constant ha scagliato con rabbia il pallone nel settore distinti, lasciando il terreno di gioco. Contestualmente, a questo punto, alcuni sostenitori sassuolesi hanno fischiato e gridato 'Buu' in segno di disapprovazione.
''Anche l'attento esame delle riprese audiovisive acquisite - fa sapere la Questura di Reggio Emilia - non ha consentito di rilevare alcun coro con intento offensivo a sfondo razziale, ne' prima ne' dopo che il giocatore abbia calciato il pallone sugli spalti''.
''Le rispettive tifoserie, in particolar modo quelle di Juventus e Milan, nonostante il carattere amichevole dell'evento sportivo, si sono reciprocamente insultate con cori e sfotto' durante tutta la serata, cori rivolti indistintamente anche nei confronti dei calciatori non di colore - conclude la Questura - Non si esclude che i calciatori maggiormente colpiti dalle intemperanze verbali abbiano potuto udire offese connotate da sfondo razzista a loro rivolte, ma da quanto accertato le contestazioni non sembrano ricondursi a cori razzisti massivamente e proditoriamente orientati''.
La serata, intanto, ha avuto conseguenze disciplinari anche per la Juventus: ammenda di 30.000 euro e diffida ''per avere suoi sostenitori, nel corso dell'esecuzione di un calcio di rigore al termine del tempo regolamentare, rivolto ad uncalciatore della squadra avversaria grida e cori es pressivi di discriminazione razziale''.
Il personale della Digos, pero', ha accertato che durante l'esecuzione dei rigori tutti i giocatori rossoneri che hanno calciato, prescindendo dal colore della pelle, sono stati fatti oggetto di fischi e urla di disturbo da parte degli spettatori della curva sud, riservata ai sostenitori della compagine bianconera. Infatti anche ai giocatori non di colore come Mexes, Nocerino, Bonera e Zaccardo, sono stati rivolti da parte del pubblico di fede bianconera espressioni di disturbo e fischi. (AdnKronos)
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