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Tornano le partite scontate “Risultati già decisi…”

(repubblica.it – Crosetti) Non serviva Frate Indovino, e neppure l’oracolo di Delfi, per azzeccare i risultati di Brescia-Bologna e Chievo-Sampdoria, guarda caso le partite con i cosiddetti “flussi anomali” di scommesse.

Redazione

(repubblica.it – Crosetti) Non serviva Frate Indovino, e neppure l'oracolo di Delfi, per azzeccare i risultati di Brescia-Bologna e Chievo-Sampdoria, guarda caso le partite con i cosiddetti "flussi anomali" di scommesse.

Tanto anomali, da portare alla denuncia del caso da parte delle stesse società. Quando si annusa aria strana, si mettono le mani avanti sperando che basti come deterrente, e che i giocatori delle partite in questione non si mettano a confezionare i famosi "biscotti", cioè i risultati troppo prevedibili (eufemismo).

Invece, nonostante anomalie e denunce, sul campo le cose sono andate esattamente come previsto, e come pronosticato da eserciti di scommettitori. Brescia, uno fisso, Verona (nel senso di Chievo) ics, senza proprio discutere.

Lunedì scorso, quindi prima dell'allarme tra i bookmaker, un noto allenatore di serie A ci aveva detto: "Il Brescia vincerà di sicuro, e il Bologna già salvo lo lascerà vincere. Tra Chievo e Samp, potrebbe accadere qualcosa nella prima mezz'ora, quando forse - e sottolineo forse - una delle due, cioè più che altro il Chievo, potrebbe anche provare a vincere. Passato quel tempo, se si sarà ancora sullo zero a zero nessuno si dannerà l'anima, e la Samp tornerà a Genova con il suo amato punticino". Detto fatto. E non avevamo parlato con la Sibilla Cumana. La storia è talmente vecchia e ripetitiva che non vale neanche la pena indignarsi. Ogni anno, da aprile in avanti, l'ultimo mese e mezzo di campionato è teatro di trucchi, accomodamenti, interessi convergenti, scambi strani, baratti che magari troveranno spiegazione sul mercato, antichi favori da rendere o da reclamare. Non è detto che ci sia l'ombra dell'illecito vero e proprio: il più delle volte, le scommesse non c'entrano. E' la logica, tutta italiana, del "tacito accordo".

Con due novità, che potremmo anche definire controindicazioni: da qualche tempo, l'accordo non è neppure tanto tacito, e non pochi calciatori si sono purtroppo messi a scommettere, magari on-line. Anche sulle loro partite, e questo è più di un indizio.Il meccanismo perverso è quasi impossibile da smascherare, a meno di fatti clamorosi, o denunce da parte degli atleti. Tutti fanno finta di non vedere, e nessuno si sogna di parlare. Basta controllare la classifica prima di ogni turno, per intuire dove potrebbe esserci il trucco, oppure l'accordo. L'odore di biscotto, nel calcio italiano, è più forte che davanti a qualunque particceria. E questo fa comodo, perché i biscotti sono buoni e li mangiano quasi tutti.