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Torino, Cairo: “Per me il campionato è finito e lo scudetto non andrebbe assegnato”

LaPresse

Il presidente granata: "Con due mesi di stop si ripartirebbe a fine maggio, sempre che non serva più tempo. Ma poi non ci sono i tempi tecnici per ricominciare in tempo la prossima stagione"

Redazione

La Serie A sta vivendo una situazione caotica tra il tema legato ai tagli degli stipendi e l'eventuale ripresa del campionato. Su queste tematiche si è voluto esprimere Urbano Cairo ai microfoni di Radio1. Il presidente del Torino inoltre ha voluto parlare anche dei diritti di rimborso per gli abbonati. Queste le sue parole:

"Ieri ho parlato con alcuni giocatori che mi hanno chiamato responsabilmente. Dobbiamo trovare un punto di incontro perché ognuno deve fare sacrifici. Il Torino in questo momento non incassa nulla, ci deve essere un sacrificio da parte di tutti per uscire da questa situazione e ripartire bene. Io sono fiduciosoL‘abbonato ha diritto ad essere rimborsato, dobbiamo studiare le forme. Una soluzione potrebbe essere che si possa consentire nella prossima stagione l’ingresso allo stadio gratuitamente per un numero di partite corrispondente a quelle non disputate nel campionato in corso. L’ho detto già detto, secondo me il campionato è finito. A Wuhan hanno cominciato le misure restrittive il 25 gennaio e le toglieranno credo l’8 aprile, sono due mesi e mezzo di stop. Per noi, con due mesi di stop, si ripartirebbe a fine maggio, sempre che non serva più tempo. Per le squadre vorrebbe dire cominciare ad allenarsi a fine maggio e quindi iniziare le partite a fine giugno, giocare a luglio e agosto. Poi dare un mese di vacanza, un mese per allenarsi e ripartire per il prossimo campionato non prima di novembre. Non si può fare. Lo scudetto non andrebbe assegnato perché il campionato non è finito e ci sono tre squadre in un fazzoletto".