Thiago Motta ha riconquistato la maglia azzurra dopo più di un anno. Oggi a Coverciano è stato lui il protagonista della conferenza stampa. Ha parlato inevitabilmente del Mondiale del prossimo anno, ma anche della Serie A che in questa stagione ha visto il ritorno di due protagonisti: Kakà al Milan e Maicon alla Roma:
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Thiago Motta: “Maicon farà molto bene con la Roma e tornerà in Nazionale”
Thiago Motta ha riconquistato la maglia azzurra dopo più di un anno.
Italia-Brasile, finale a Rio de Janeiro, lei brasiliano con la maglia azzurra. Ci pensa mai?
E’ tutto bellissimo, ma in questo momento la cosa migliore è pensare alla Bulgaria. Dobbiamo vincere per affrontare la prossima con la Repubblica Ceca con più tranquillità.
In questo mercato ci sono stati due ritorni brasiliani in Serie A, Kakà e Maicon: vogliono tornare anche nella Seleçao, chi ci riuscirà?
Conoscendo Maicon (sono stato con lui all’Inter) sono convinto che questa stagione la farà molto bene con la Roma e tornerà in Nazionale. Pure Kakà è un grandissimo giocatore, anche se nel Real non è andato bene, torna in una squadra che l’ha fatto crescere e diventare il miglior al mondo.
Verratti è davvero in un periodo di involuzione?
Io sto con lui tutti i giorni, l’anno scorso ha fatto molto bene, è cresciuto tantissimo come giocatore e come uomo, anche perché nello spogliatoio sta con colleghi che hanno molta più esperienza di lui. Anche se è giovane ha grande personalità e qualità tecnica.
Prandelli ha detto di Verratti: deve migliorare sul gioco lungo e non deve stare sempre col sedere per terra.
Marco è un ragazzo molto intelligente, sa dove deve migliorare e non sono io a dirgli cosa deve fare. Per me è importante per il Psg e per la Nazionale di oggi e di domani.
A proposito dei giovani: Prandelli è stato critico, ha detto che non hanno personalità.
Il discorso dei giovani è difficile, ma per migliorare le società devono sviluppare il lavoro al settore giovanile, come all’estero, soprattutto in Spagna.
Qual è la sua favorita in Serie A?
La Juve continua ad essere più forte. Il Napoli mi piace, ha un grande allenatore, ma la Juve resta ancora la numero uno.
Benitez all’Inter è stato un’occasione persa per tutt’e due?
Benitez è un grande allenatore perché dove è stato ha fatto molto bene e anche se all’Inter è rimasto poco tempo ha vinto due titoli. Lui ha spiegato cosa gli è successo all’Inter, non devo dirlo io, l’ha fatto già lui. Al Napoli è arrivato al momento giusto, acquistando giocatori importanti che lui li conosce bene. Benitez è un grande allenatore.
Quanto è diverso Thiago attuale da quello della tripletta interista?
L’età. Per il resto sono lo stesso.
Pensa un domani di tornare in Italia?
In questo momento no, sto molto bene a Parigi, non ho motivo di cambiare, ma non si sa mai. In futuro può essere.
Che effetto le fa pensare all’Inter senza Moratti?
Da fuori è un po’ strano. Quando io ero all’Inter, Moratti era la figura centrale. Sono decisioni che vanno prese per il bene dell’Inter, per i tifosi spero che sia la scelta migliore, per ritornare alla squadra di 3-4 anni fa.
Balotelli e Ibrahimovic si sono pizzicati con qualche battutina. Qual è la differenza fra i due?
L’età. Ibra ha una certa età ed è nel calcio da più tempo di Mario, ma sono due grandissimi giocatori con cui ho avuto il privilegio di giocare insieme.
Vuol dire che non c’è distanza?
Dobbiamo vedere cosa può dare Mario, in un corto periodo, al Mondiale e in una stagione nel Milan. Ibra ha vinto tantissimo, Balotelli ancora no».
Il Monaco di Ranieri le fa paura?
Lotteremo fino alla fine col Monaco, è una buona squadra, con un buon allenatore. Paura no, però.
Nemmeno se pensa alla maggiore esperienza italiana di Ranieri rispetto a Blanc?
Non lo so, questo si vedrà alla fine. Ranieri ha una certa esperienza, Blanc non tantissima, ma è stato un grande giocatore e come tecnico ha fatto bene al Bordeaux e poi è stato in nazionale.
Cavani cosa le dice del calcio italiano? A Napoli lo hanno quasi dimenticato... Non credo sia stato dimenticato, nel Napoli ha fatto molto bene. Ma il calcio è questo, ora il Napoli ha Higuain. Non mi ha parlato della sua vecchia squadra perché eravamo più preoccupati del Psg visto che avevamo pareggiato le prime due partite.
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