Durissime parole del presidente del Lione Jean Michel Aulas riguardo il progetto Superlega. Il numero 1 del club francese, intervistato da L'Equipe, ha preso una posizione molto netta riguardo al progetto: "Avevo detto chiaramente che non ne avremmo fatto parte perché credo che questo tipo di organizzazione non sia compatibile con ciò che vogliono i tifosi. Nel calcio, ogni squadra dovrebbe avere la sua chance. È uno dei pochi sport in cui tutti possono battere tutti. Non credo in nessuna lega privata. Venerdì mattina abbiamo avuto un board Eca che aveva ratificato l'ultima trattativa sulla Champions League, con l'Uefa che aveva accettato la richiesta principale della Eca di avere una governance condivisa per gestire le Coppe europee. È stato ancora più incredibile veder uscire questo progetto della Super League".
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Superlega, Aulas: “Progetto debole e improvvisato. Agnelli mi ha deluso”
Il presidente del Lione: "Il calcio è uno dei pochi sport in cui tutti possono battere tutti"
Attacco frontale quello di Aulas, che ha puntato il dito anche contro Andrea Agnelli: "Domenica avevo provato a chiamarlo ma non mi ha risposto. Ne ho parlato con Ceferin. La delusione è immensa con quest'uomo. Almeno avrei voluto che dicesse, sabato o domenica, che stava per succedere qualcosa. Sicuramente aveva delle buone ragioni. Ma non le conoscevamo. Ora ha creato un vero problema. Ho la sensazione che mi abbiano ingannato".
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Conclude poi il presidente del Lione: "Sono rimasto sorpreso da un progetto così debole e improvvisato proveniente da Florentino Pérez, che conosco molto bene ed è molto pragmatico, con valori.Amici come prima? Fare come se niente fosse, no. Ho letto attentamente quello che dice Rummenigge. Spiega che dobbiamo provare a costruire ponti nonostante i muri. Ma non sarà mai più lo stesso. Dobbiamo assicurarci che ci sia un impegno a lungo termine per non vederli nuovamente lanciati in questo tipo di iniziative".
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