(Ansa) È il giorno del 'orgoglio' madridista, ma soprattutto il primo 'titulo' di Mourinho: tre anni dopo l'ultimo titolo vinto dal Real - la Liga 2007-2008 - e dopo una lunga traversata del deserto, la Coppa del Re è tornata la notte scorsa nella capitale portata dagli uomini del tecnico portoghese, osannati dalla tifoseria e dalla stampa sportiva di Madrid.
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Spagna: Coppa a Mourinho, ora la rivincita
(Ansa) È il giorno del ‘orgoglio’ madridista, ma soprattutto il primo ‘titulo’ di Mourinho: tre anni dopo l’ultimo titolo vinto dal Real – la Liga 2007-2008 – e dopo una lunga traversata del deserto, la...
Nell'entusiasmo generale, un curioso incidente. Al momento di arrivare a Piazza Cibeles, storico luogo di celebrazioni merengue, la Coppa è sfuggita di mano a Sergio Ramos ed è caduta sotto le ruote del bus del Real Madrid finendo stritolata, rotta in almeno 10 pezzi. I tecnici madridisti l'hanno recuperata e nascosta nel bagagliaio, e gli aficionados non hanno potuto esporla come volevano sulla fontana di Cibeles. Il mondo merengue ora spera non sia un cattivo presagio a metà della storica serie di quattro scontri con il Barca. Il primo, in Liga, è finito 1-1, e lo scudetto è ormai nelle mani dei catalani, avanti di 8 punti a 5 giornate dalla fine. Il secondo, nella Coppa del Re, dopo una partita dura e ad alta intensità si è concluso con la vittoria nei supplementari del Real, gol di di Cristiano Ronaldo. Ora restano i due confronti di semifinale di Champions, il 27 aprile e il 3 maggio: sarà sempre più Mourinho contro Guardiola. L'ora della rivincita per i catalani, che ieri hanno visto naufragare non solo l'imbattibilità con il Real nell'era Guardiola, ma anche le speranze di vincere un nuovo 'tripletè quest'anno. «Addio Coppa, ora la Champions» titola Mundo Deportivo, vicino al Barca. «A voi la Coppa, a noi la Liga: e ora la Champions» conferma l'altro catalano, Sport.
La stampa di Madrid è invece ditirambica. «Campeones!» sbarra a caratteri cubitali la prima pagina di Marca, che senza andare per il sottile annuncia che «Cristiano cambia la storia» e «sale al cielo». Anche il generalista madrileno «El Mundo» non risparmia gli aggettivi per il portoghese, autore del gol della vittoria madridista: «Un genio cambia il destino», scrive, annunciando fin d'ora «l'apertura di un nuovo ciclo» fra i due grandi di Spagna e d'Europa. Anche nelle due grandi sfide dentro la sfida del superclasico, Messi contro Ronaldo e Guardiola contro Mourinho, la vittoria è andata ai madridisti al Mestalla di Valencia. Merengue e blaugrana si sono spartiti i due tempi principali, il Real ha vinto il primo riuscendo a bloccare grazie soprattutto a Pepe spostato avanti, le alchimie abituali fra Xavi e Messi, il Barca il secondo, ritrovando gioco e smalto, fermato però dai miracoli di Iker Casillas. Poi nello sfrenato finale è andata meglio al Real e a Ronaldo. Quindi vittoria ai punti dei due portoghesi, Mourinho per scelta tattica su Guardiola, e Ronaldo per il gol su un Messi, concorda la stampa spagnola. Anche se i catalani denunciano il «gioco duro» praticato anche ieri dai madridisti per spezzare geometrie e gambe dei giocatori blaugrana. Tutti ora aspettano la 'bellà. Quella che vale più di tutto: un posto nella finale di Champions a Wembley e forse poi la corona di regina d'Europa.
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