Al Gran Gala del Calcio AIC parola anche al presidente della Lega Serie A Ezio Simonelli, che ha esaltato il campionato attuale assolutamente incerto vista la classifica molto corta. "Abbiamo 7 squadre in pochissimi punti, si preannuncia un campionato ancora più avvincente dello scorso anno. Abbiamo avuto quattro diversi campioni negli ultimi anni, quest'anno potrebbe essercene una quinta che può competere. La forza del campionato italiano è la competitività, quindi le squadre investono molto per migliorare", ha detto a Sky Sport.

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Simonelli (pres. Lega Serie A): “Quest’anno può esserci un quinto campione diverso”
Tante difficoltà per tutte le squadre? "Difficile dirlo, c'è voglia da parte di tutti di migliorarsi, qualcuna magari deve completarsi ma c'è il mercato di gennaio. Sarà un campionato ancora più avvincente nella seconda parte".
Milan-Como a Perth? "Non è ancora certo, siamo nella fase finale di un processo che richiede tante approvazioni. Se dovesse essere così sarebbe un'occasione incredibile di promozione per il nostro calcio. Capisco i tifosi, Perth non è dietro l'angolo, siamo lontanissimi, ma per il calcio italiano dare una vetrina in un continente con tanti immigrati italiani, con un governo che ha come vicepresidente che ha origini italiane, è una questione di immagine. Un piccolo sacrificio, da tifoso capisco il problema, ma per il calcio italiano è una opportunità".
La presa di posizione del calcio spagnolo vi ha messo in crisi? "I casi sono diversi. San Siro comunque non ci sarebbe stato e avremmo dovuto trovare un'altra sede che non era facile da reperire in Italia, si poteva andare in Arabia, ad Abu Dhabi, ma è arrivata un'offerta economicamente importante dall'Australia. La Spagna ha provato a sfruttare l'onda di quanto abbiamo chiesto noi per necessità, poi loro dovevano giocare a dicembre e c'erano dei tempi. Una data? Ci siamo dati come scadenza fine anno, mi auguro anche prima, siamo alle battute finali. Spero prima del 16-17. Non andare creerebbe un danno di immagine al nostro calcio".
Sul Var. "Ne parlavo con Rocchi, l'esempio di sabato sera non è stato bellissimo per chi era allo stadio e per gli spettatori. Il Var dà credibilità e trasperenza al calcio, deve essere perfezionato, soprattutto dai protocolli che dipendono dall'IFA e lo si farà quando si passerà come mi auspico al Var a chiamata. Per andare a vedere solo le cose davvero importanti. Noi siamo tra quelli che sponsorizzano questa cosa, i risultati in C sono positivi. Rocchi la pensa come me, non sarebbe contrario al Var a chiamata. Mi dicevano gli arbitri che c'è molta più tensione a prendere una decisione davanti al Var che senza, sembra paradossale ma in campo l'errore è 'tollerato', può succedere, allo schermo non è ammesso. Ma non è tutto nero o bianco, ci sono situazioni da grigio".
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