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Serie A, prove d’intesa Sky-Dazn

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Il rapporto tra Tim e il servizio di streaming non è dei migliori e il punto di equilibrio potrebbe appunto trovarsi con l'ingresso di Sky nella vicenda

Redazione

I diritti televisivi della Serie A tornano in gioco. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, è in corso un tentativo di accordo a tre fra Dazn, Sky e Tim per trovare un assetto finale in grado di soddisfare tutti gli attori in campo. Come noto, l'anno scorso la piattaforma streaming si è aggiudicata le immagini del campionato italiano fino al 2023/24 con un'offerta annua di 840 milioni. Sborsando 340 milioni a stagione, poi, Tim ha siglato con Dazn un accordo di distribuzione esclusiva. L'asse non ha dato i risultati sperati per più ragioni: alcuni disservizi iniziali, il contestato meccanismo della condivisione degli abbonamenti e il numero di utenti inferiore alle previsioni. Il tutto ha spinto Tim a chiedere a Dazn di rivedere il contratto e il punto di equilibrio potrebbe appunto trovarsi con l'ingresso di Sky nella vicenda. La pay-tv è riuscita a far quadrare i conti anche senza la Serie A, o meglio potendo contare su tre partite su 10 in co-esclusiva con Dazn e altri contenuti sportivi. Inutile negare tuttavia che l'opportunità di trasmettere anche i restanti 7 match sul satellite tramite una qualche forma di sublicenza non lasci indifferente i vertici di Sky. Il punto è: a quale prezzo? Non certo i 500 milioni proposti a Dazn all'indomani dell'assegnazione dei diritti tv per «stanare» l'accordo di esclusiva con Tim. L'entità dell'investimento di Sky potrebbe in realtà dipendere dall'esito delle trattative in corso fra l'Ott e il gruppo tlc per rivedere l'accordo con reciproca soddisfazione.