Serie A, in Italia spariscono i gol

Gli anticipi della 7 giornata di serie A si sono presi quasi tutto: riflettori, emozioni e marcature: nove reti tra Milano, Catania e Napoli. Un gustoso happy hour in vista dell'abbuffata domenicale, si pensava.

Macchè, il pomeriggio dedicato al sacro rito del gol si è ridotto a un ammasso di noia. Ben 5 gli 0-0, con il solo Bologna che ha provato a risollevare gli animi grazie a Ramirez e Acquafresca. Un pomeriggio così sotto tono non si registrava dall'89: stesso numero di match a reti inviolate e solo 10 gol, anche se allora la vittoria valeva due punti. Inquietante non è il confronto con il passato ma con gli altri campionati. In Bundesliga, quando vedono sul tabellone 0-0 si domandano "chi è questo sconosciuto": è capitato solo 3 volte in nove giornate, meno dell'Inghilterra dove non si è esultato 8 volte in 8 turni. Anche la media gol parla straniero: tutti ci sono superiori, persino la Francia con i suoi 2,6 gol a partita rispetto al nostro 2,37. Sarà che in Italia non c'è più chi sa buttarla dentro. Mentre in Liga Messi, Higuain e Ronaldo si rincorrono a suon di gol e Rooney in Premier cerca di affogare i guai facendo rotolare la palla in porta, la serie A deve celebrare dei capocannonieri anomali come Giovinco e Palacio a quota 5 timbri. Una miseria. L'anno scorso di questi tempi problemi non c'erano, perché Ibrahimovic non conosceva ancora la noia, Eto'o continuava a far esultare i tifosi nerazzurri e Di Natale a mettere in imbarazzo le difese avversarie. Il risultato di questa dieta forzata è un livellamento verso il basso: meno gol, uguale meno punti per tutti, per un campionato che non ha ancora trovato il suo padrone. Il derby di Roma dà ancora una speranza: a 22'' dalla fine Klose ricorda che ci si puo' ancora emozionare e saltare di gioia per un gol. Persino in Italia

TMW