Domani saranno tre anni da Liverpool-Roma di Anfield, che verrà ricordata sì per la semifinale giocata dai giallorossi ma soprattutto per gli scontri prima del fischio d'inizio fuori da Anfield nei quali rimase gravemente ferito il tifoso dei Reds Sean Cox. LiverpoolEcho racconta le condizioni dell'irlandese, colpito alla testa durante la guerriglia a due passi dallo stadio. "Penseremo sempre a quella serata - ha detto il fratello -. Con il Covid è stato più difficile prendersi cura di Sean, che almeno a marzo dell'anno scorso è tornato a casa. Fa fisioterapia e delle gite settimanali, perché l'aria fresca gli fa bene. E soprattutto così diamo un po' di riposo a Martina (la moglie, ndc) che ha visto la sua vita sconvolta".
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“Sean Cox non cammina e non parla”: il racconto straziante del fratello
Il tifoso irlandese rimase gravemente ferito negli scontri davanti ad Anfield il 24 aprile del 2018
Come sta Sean Cox
Sean Cox prende lezioni di logopedia su Zoom e ha bisogno di assistenza 24 ore su 24. "È felice di essere a casa - continua Peter - ma non camminerà e non parlerà mai più. È questa la verità. Dice solo "sì" e indica le cose se vuole qualcosa. Non parla perché il danno è al cervello, e la notte c'è bisogno di qualcuno che lo aiuti a girarsi nel letto. Ma la moglie è una donna straordinaria e lo vizia in tutto e per tutto". Ma non è finita qui: perché Peter racconta che Sean Cox dev'essere tenuto d'occhio anche quando mangia, perché c'è il pericolo che si strozzi. "Quando vediamo le partite penso se davvero capisce cosa sta succedendo in campo. Quando gli parlo guarda fuori dalla finestra, è davvero straziante". Subito dopo gli scontri, è nata una raccolta fondi su GoFundMe che ha ricevuto donazioni anche da tantissimi italiani e tifosi della Roma. Lo stesso club giallorosso ha donato 150 mila euro attraverso il presidente James Pallotta.
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