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Sciopero calciatori: 42 anni di proteste, un solo stop quello del 1996

Tante volte proclamato, mai attuato o quasi, ma l’onda lunga delle proteste dei calciatori dura ormai da 42 anni, ovvero dal 1969.

Redazione

Tante volte proclamato, mai attuato o quasi, ma l'onda lunga delle proteste dei calciatori dura ormai da 42 anni, ovvero dal 1969.

Adesso arriva 'l'avvisò da parte dell'Aic: se il nuovo contratto dei lavoratori del pallone non verrà firmato il campionato 2011-2012 non comincerà. L'unica volta che la minaccia si è tradotta in uno sciopero vero risale al 16-17 marzo di 15 anni fa. Nel 1996 i calciatori protestarono contro la mancata soluzione di una serie di questioni, tra cui il rinnovo del contratto collettivo.

 

La prima minaccia di astensione risale all'11 maggio 1969: i giocatori chiesero l'abrogazione della norma che permetteva ai club di A e B di ridurre gli emolumenti del 40% se i giocatori non avessero raggiunto un determinato numero di presenze. La norma fu poi annullata. Questa la storia dei principali precedenti di proteste e minacce di sciopero in serie A: - maggio '69: contro la riduzione degli stipendi dei giocatori che non disputavano almeno 20 incontri. La norma sarà poi abrogata con effetto retroattivo. - settembre '76: Aic decide 15' di ritardo per gli incontri del 26 settembre in A e B per protesta contro il 'mercatò. - ottobre '82: proclamato sciopero in tre giornate (31 ottobre in A, 7 novembre in A e B, 21 novembre A, B e C) su minimo stipendio a fine contratto, cessione contratto con parametro, minimo garantito in pubblicità. - febbraio '86: minaccia sciopero in A per il 27 marzo per definire la riduzione dei parametri. - giugno '86: Aic proclama protesta per la prima giornata (14/9) dopo rottura trattative per abbassamento parametri. 15' di ritardo il 2/11 sul parametro di Schiavi (ex Ascoli). - febbraio '88: L'Aic, sempre sui parametri, proclama 30' di ritardo per il 14/2 e l'astensione totale per il domenica 6/4.

La minaccia viene posticipata al 17 estendendola anche alla B. - giugno '89: si decide sciopero della serie A per l'11/6 per protesta contro la decisione Figc di non applicare la riduzione dei parametri ai contratti in scadenza. - aprile '92:proclamato uno sciopero il 26 per trattative sul tesseramento stranieri e abolizione tetto Uefa dei parametri. - febbraio '96: proclamata giornata di sciopero della serie A per il 16 e 17 marzo.

Tra le principali motivazioni: fondo di garanzia, mancato versamento entro i termini stabiliti delle rate spettanti a circa 200 calciatori. È l'unico sciopero fatto effettivamente dai calciatori. - dicembre 2000: squadre in campo con 15' di ritardo il 22 e il 23 ritardo contro la violenza nel calcio e le numerose aggressioni ai calciatori, culminate con la bomba molotov lanciata contro il pullman dell'Inter il 14 dicembre. - dicembre 2002: altro inizio ritardato contro le aggressioni ai danni dei calciatori Emanuele Manitta del Messina e Francesco Baldini del Napoli. - gennaio 2010: l'Aic solidarizza con i calciatori Daniele Mannini e Davide Possanzini, sospesi dal Tas di Losanna per essersi presentati in ritardo ad un controllo antidoping. Anche questa volta le gare con 15' di ritardo. - settembre 2010: l'Aic proclama lo sciopero, da mettere in pratica il 25 e 26 del mese (5/a giornata del campionato), per protestare contro il mancato rinnovo del contratto collettivo, scaduto. C'è poi la revoca, ma il 30 novembre viene di nuovo proclamato lo sciopero, per la 16/a giornata (11-12 dicembre), a sua volta revocato il 9 dicembre scorso.(ANSA).