L'eventuale ripresa del campionato resta la questione principale da valutare nel calcio italiano. Alcuni presidenti di Serie A, guidati da Cellino e Ferrero, hanno già ribadito la loro posizione a favore della fine anticipata della stagione 2019/20. Della situazione è tornato a parlare Claudio Ranieri, allenatore della Sampdoria: “Il presidente non ci ha mai detto che vuole chiudere questo campionato qua. Lui pensa sempre alla salute dei ragazzi, e aspetta le decisioni che verranno prese. Non so se e quando sarà possibile riprendere. Penso che i medici debbano prendersi le loro responsabilità e capire se è il caso di far ricominciare o meno. Dal momento che è una malattia che nessuno conosce e nessuno sa come va a finire. I giocatori sono macchine di F1, vanno spinti al massimo: si potranno spingere al massimo questi ragazzi? - si chiede ai microfoni di 'Radio Uno' -. E basterà poi un mese di preparazione per andare a giocare tre partite a settimana? Io non posso rispondere perché non sono un medico, posso solo dire che se ci fanno ripartire dovranno esserci tutte le precauzioni del caso”.
news calcio
Coronavirus, Ranieri: “Resterà un campionato falsato. Almeno si facciano cinque cambi”
L'allenatore blucerchiato ha detto la sua sulla ripresa: "Ferrero non ci ha detto di voler chiudere qui. I medici si prendano la responsabilità di decidere"
Tra le proposte c'è quella di aumentare il numero di sostituzioni a disposizione per gli allenatori: “Se si riprende possiamo anche giocare tre partite a settimana. Allora, facciamo cinque cambi a partita così cerchiamo di aiutare i ragazzi a recuperare meglio. Perché sennò li portiamo allo stress massimo e non mi sembra il caso. Questo non vale solo per i miei calciatori colpiti dal coronavirus, ma per tutti. In ogni caso i giocatori devono essere al 100% sani. In ogni caso dopo un mese e più di inattività c’è chi partirà meglio e chi partirà peggio. Sarà sempre un campionato falsato, perché non c’è stata la regolarità completa. Poi è giusto che si giochi il campionato per vincerlo, o la salvezza, sul campo. Su questo non c’è dubbio”.
Tra le ipotesi anche quello di far partire la nuova stagione a gennaio 2021, in modo da ricominciare almeno a porte aperte:"Anche il Mondiale si disputerà in inverno, non la vedo una cosa sbagliata. In questo modo avremmo più di sei-otto mesi per chiudere questo campionato. E se ripartiamo noi perlomeno anche i ragazzi della Primavera devono allenarsi. Le temperature calde a luglio? Questi sarebbero problemi nostri. Si giocherebbe sempre la sera e quindi gli allenamenti si farebbero la mattina o la sera. Io ho giocato e allenato al sud, sappiamo benissimo che lì i 30 gradi arrivano prima che al nord, o almeno una volta. Sarà compito degli allenatori capire quando sarà il momento di tenere più palla e quando invece giocare più in velocità".
Sulle condizioni dei giocatori della Samp che hanno contratto il Covid-19: "Chi più, chi meno, si sono ripresi tutti. Non è stato un bel sentire i miei ragazzi, uno dopo l’altro, colpiti dal male. È stato molto brutto, ma ringraziando Dio, man mano che passavano i giorni, li sentivo più in forze e sempre con un alto spirito. E questo è stato importante”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA