«La AS Roma ribadisce che preferisce ragionare di azioni da intraprendere per una migliore organizzazione dell’ordine pubblico e della sicurezza nelle manifestazioni sportive piuttosto che commentare dichiarazioni, da qualsiasi parte esse provengano – specialmente quando giungono da soggetti dalla AS Roma non conosciuti o riconosciuti – scarsamente utili a rintracciare soluzioni perché non si debba più perdere la vita a margine di una partita di calcio». Con queste parole la società giallorossa nella serata di ieri ha risposto alle parole «attribuite» al Ministro degli Interni Angelino Alfano: «Avrei gradito una presa di distanza della Roma sul recente comunicato degli ultrà della Curva Sud (quello sulla morte di Ciro Esposito, ndr). La società doveva dissociarsi». Parole che il Ministro ha smentito di aver pronunciato pubblicamente durante il vertice di ieri al Viminale con i rappresentanti del calcio italiano e del Coni per discutere delle nuove misure da adottare per le trasferte a rischio e il Daspo di gruppo. Smentita arrivata direttamente al dg giallorosso Mauro Baldissoni con cui nel pomeriggio di ieri ha avuto un lungo colloquio telefonico, al termine del quale la Roma ha diramato la “risposta”.
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“La Roma risponderà con i fatti”
Mauro Baldissoni ieri pomeriggio ha avuto un lungo colloquio telefonico, al termine del quale la Roma ha diramato la “risposta”.
Caso chiuso, anche perché già subito dopo Roma-Juventus (partita in cui la Curva Sud si schierò “al fianco” del presunto assassino, De Santis) ci aveva pensato il Presidente Pallotta a “dissociarsi”: «Vogliamo ringraziare i tifosi che sono stati al nostro fianco oggi. Ci dispiace, invece, che altri abbiano deciso di non supportare la squadra. I tifosi dovrebbero sostenere la squadra piuttosto che altri interessi». Al vertice di ieri (durato circa un’ora e mezza), oltre al Ministro Alfano, hanno partecipato il presidente del Coni, Malagò, il segretario generale, Fabbricini, il presidente dimissionario della Figc, Abete, il dg, Valentini; i rappresentati delle quattro Leghe, Beretta (Serie A), Abodi (B), Macalli (Lega Pro) e Tavecchio (Dilettanti). Un incontro in cui si è espressa la «necessità di rafforzare prevenzione e contrasto di violenza e illegalità legate agli eventi sportivi».
«Ci sarà a brevissimo un altro incontro e il ministro Alfano si è impegnato a portare, in un prossimo Consiglio dei ministri e dopo aver fatto le dovute verifiche, un pacchetto di normative di cui oggi ci sono delle bozze, proprio per le esigenze, le necessità che noi tutti conosciamo», ha spiegato all’uscita il presidente del Coni, Giovanni Malagò. «Vogliamo aggredire l’argomento – aggiunge il numero uno dello sport italiano -. Si è chiesta un’opinione e una testimonianza su tutte le vicende, perchè la morte di Ciro Esposito ha creato un’ulteriore accelerazione». Pronto un pacchetto che dovrebbe prevedere il Daspo di gruppo e ulteriori restrizioni alle trasferte. «Ci dobbiamo il più possibile agganciare a quelle che sono le esperienze all’estero e in particolare al modello inglese – ha aggiunto -, punendo chi fa male, ma al tempo stesso premiare chi fa bene».
Intanto, in Versilia nelle prossime ore potrebbe nascere un asse per la poltrona di via Allegri. Nel weekend a Forte dei Marmi è infatti in programma un appuntamento tra quattro grandi elettori della Lega di A: Cairo, Galliani, Lotito e Preziosi. Non è un mistero che nei loro pensieri sia in primo piano la candidatura di Carlo Tavecchio e il faccia a faccia servirà per mettere a punto la strategia in vista delle elezioni dell’11 agosto. Con Tavecchio, infatti, toccherebbe a Lotito il ruolo di vice con l’incarico di supervisore sulla Nazionale.
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