È stato protagonista di un'imprevista disavventura nel pre gara di Roma-Inter Dakota Orlandi, figlio di Pietro e nipote di Emanuela. Come raccontato dallo stesso Pietro sui social, al giovane infatti non è stato permesso di portare all'Olimpico uno striscione della Roma con in mezzo il volto della zia Emanuela, scomparsa nel giugno del 1983. Queste le parole del padre: "Oggi mio figlio, Dakota 15 anni, è andato allo stadio alla partita Roma Inter. Si festeggiava anche il quarantesimo dello scudetto dell’83, Dakota entusiasta decide di portare quello striscione lungo poco più di un metro, quindi alla sua portata, con al centro la foto della zia, perché sapeva che quella foto con la fascetta gialla e rossa dei manifesti era una foto scattata durante i festeggiamenti di quello scudetto dell’83". Questo il primo messaggio di Pietro Orlandi che poi conclude: "Tutto potevo pensare tranne sarebbe stato fermato all’ingresso dello stadio Olimpico e dopo un lungo consulto di una mezz’ora tra la polizia e i piani alti gli dicono che quello striscione non può entrare, non è inerente alla partita. Ma perché? Mi chiede Dakota. E me lo chiedo anch’io. Non era né uno striscione politico né offensivo verso qualcuno".
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Roma-Inter, bloccato striscione per Emanuela Orlandi. Il racconto del fratello Pietro
Spiacevole imprevisto per il giovane figlio di Pietro Orlandi prima della gara dell'Olimpico
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