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Roma 2020, Petrucci: “Non mi dimetto. Che tristezza il cambio di rotta dei politici”

Gianni Petrucci esclude l’ipotesi delle sue dimissioni, dopo il mancato appoggio del governo di Mario Monti alla candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2020, e non chiude le porte a un futuro in politica.

Redazione

Gianni Petrucci esclude l'ipotesi delle sue dimissioni, dopo il mancato appoggio del governo di Mario Monti alla candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2020, e non chiude le porte a un futuro in politica.

"Non ho mai pensato alle dimissioni. Tra l'altro io fra un anno dovrò lasciare l'incarico per legge", dice il n.1 dello sport italiano intervenuto al programma 'La telefonata di Belpietro su Canale 5. "Quella di Roma 2020 non la considero una sconfitta e il mondo dello sport ne esce a testa alta", sottolinea Petrucci. "Oggi scriveremo una lettera a tutto il mondo dello sport in cui faremo presente il perchè della nostra candidatura e i motivi per i quali secondo noi queste olimpiadi non ci sono state assegnate. Non dobbiamo abbatterci ma andare avanti e guardare con fiducia al futuro. Adesso abbiamo Londra", dice alludendo alle Olimpiadi in programma quest'estate, "e poi ci sono tanti problemi che affronteremo serenamente".«Leggendo oggi i giornali ho notato che nessuno voleva queste Olimpiadi, di questo non ce ne eravamo accorti». Così Gianni Petrucci, presidente del Coni, torna sul 'nò pronunciato ieri dal premier Mario Monti sull'appoggio del governo alla candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2020. Il n.1 dello sport italiano, intervenuto al programma 'La telefonata di Belpietro' su Canale 5, si dice soprattutto «stupito» dal cambio di rotta di alcuni esponenti del mondo politico che fino alla vigilia della decisione di Monti si erano detti a favore della candidatura di Roma.

 

«Erano state presentate delle mozioni a favore della candidatura e le stesse persone che le avevano presentate, ad eccezione dell'onorevole Cicchitto, poi serenamente hanno detto che hanno fatto bene a non dare le Olimpiadi. Il giorno dopo o la sera stessa hanno applaudito all'iniziativa del premier, questo mi mette un pò di tristezza», fa notare Petrucci, che ribadisce di essere amareggiato per il ritardo con cui Monti ha comunicato la sua decisione. «È ovvio che sono amareggiato, ce lo poteva dire prima anzichè all'ultimo giorno. L'ho vista come una mancanza di riguardo», sottolinea.

AdnKronos