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Robben: “Mourinho e Van Gaal decisivi per la mia carriera. Contro la Roma è stata una partita straordinaria”

Nella sfida di domenica prossima in Premier ci saranno due allenatori che hanno inciso profondamente sulla carriera dell'olandese. Sulla Roma: "Per ogni cosa che facevamo la Roma non era in grado di rispondere e abbiamo anche segnato dei grandi gol."

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Domenica guardera' Manchester United-Chelsea ma per Arjen Robben sara' difficile scegliere una squadra per cui tifare.

Di fronte, infatti, ci saranno due allenatori che hanno inciso profondamente sulla carriera dell'olandese, Jose' Mourinho e Louis Van Gaal. Il primo lo ha guidato ai Blues fra il 2004 e il 2007, il secondo e' stato il suo mentore al Bayern Monaco dal 2009 al 2011. "Sono due allenatori molto esigenti - racconta Robben al 'Telegraph' - Preparano le partite allo stesso modo, vivono e respirano calcio e tattiche quasi in ogni secondo delle loro giornate". Per quanto riguarda la sua esperienza con lo Special One, "ero molto giovane, sia mentalmente che tatticamente. Ma ha lavorato molto su di me, aveva le parole giuste al momento giusto e dal punto di vista mentale ho fatto grandi progressi grazie a lui". Ma anche Van Gaal ha fatto molto per Robben. "Mi ha dato tanta fiducia e anche un nuovo modo di lavorare che mi ha permesso di diventare piu' forte fisicamente - racconta - Lui e' l'uomo giusto per il Manchester United, ha bisogno di tempo ma puo' costruire una grande squadra, come ha fatto col Bayern e con l'Olanda. Lo stimo molto, sono un suo tifoso e sono sicuro che puo' avere successo".

Arjen Robben torna a parlare anche della Roma e di quello straripante risultato ottenuto dai bavaresi allo stadio Olimpico. Queste le sue dichiarazioni:  “Per ogni cosa che facevamo la Roma non era in grado di rispondere e abbiamo anche segnato dei grandi gol. Tutti si aspettavano una partita difficile, invece è stato qualcosa di straordinario, anche per la Roma e per i loro tifosi. E’ stato sorprendente, dopo 35 minuti eravamo già 5-0, credo sia piuttosto impressionante. Forse è stata la miglior partita che abbiamo giocato. Abbiamo già fatto grandi partite, soprattutto la doppia sfida di Champions con il Barcellona nel 2013. Quelle sono gare speciali, si trattava di una semifinale e quindi hanno un significato maggiore. Quella con la Roma invece è una gara della fase a gironi, ma per il gioco espresso non la dimenticheremo in fretta”