La tecnologia dell'occhio di falco evita il carbone della Befana all'arbitro Irrati e ai suoi collaboratori, che, come gran parte dei giocatori e del pubblico, non aveva visto la palla entrare nella porta di Szczesny sulla punizione di Pepe nel finale di Chievo-Roma. Il sistema adottato da questa stagione in serie A, come riportato dall'Ansa, nelle prime diciotto giornate non ha avuto molte occasioni per mostrare la sua efficacia ma la sua utilità per evitare errori e polemiche appare chiara. Oggi il dubbio del gol sulla punizione di Pepe era emerso, ma la velocità dell'azione e la posizione dei protagonisti, in mancanza di un aiuto tecnologico, avrebbe reso difficile per l'arbitro decidere correttamente e assegnare ai veneti la rete del 3-3 finale. Più facile era stato il caso precedente, quello avvenuto in Atalanta-Napoli (1-3) del 20 dicembre scorso: su calcio di rigore di Hamsik, il pallone aveva colpito la traversa ed era rimbalzato nei pressi della linea di porta prima di tornare in campo. L'arbitro Rocchi, dopo il verdetto della goal line technology, ha potuto convalidare senza incertezze la rete del 2-0 per i partenopei e ha tolto ogni dubbio anche agli atalantini.
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Riecco la Goal Line Technology. Il Chievo ringrazia
Senza l'aiuto tecnologico, l'arbitro non avrebbe assegnato la rete del 3-3
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