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Razzismo, si va verso una stangata per il Feyenoord

«Siamo strenuamente impegnati a combattere questi episodi. L'Uefa lo fa sia attraverso campagne di prevenzione, la trasmissione di messaggi positivi, sia tramite la repressione", ha commentato Gianni Marchetti, reponsabile del dipartimento delle...

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Non oggi, e forse neanche domani. Ma il Feyenoord rischia una stangata dall'Uefa, dopo gli incidenti di ieri nella partita con la Roma. Dopo l'eliminazione della squadra olandese, la giustizia sportiva della confederazione europea ha altre priorità, ma il lancio di una banana a Gervinho e il ripetuto lancio di oggetti che ha costretto l'arbitro a sospendere a lungo l'incontro porteranno sicuramente a un provvedimento disciplinare. E vista la recidiva del club olandese, le possibili conseguenze sono pesanti. Intanto l'Uefa dal sorteggio di Nyon lancia un appello. «Tutti uniti contro razzismo e violenza». Il Feyenoord era già stato punito per canti razzisti con una chiusura parziale dello stadio ad inizio stagione, ora rischia fino a diverse partite a porte chiuse. La commissione disciplinare dell'Uefa tratterà invece in priorità gli incidenti della gara fra la Dinamo Kiev ed il Guingamp (gara sospesa alcuni minuti dopo tafferugli scoppiati a seguito dell'apparizione di una bandiera russa con la scritta «la Crimea è russa») in quanto il club ucraino è ancora in lizza in Europa League.

Se lo spettacolo non è mancato nelle ultime gare delle Coppe europee, troppe sono state contrassegnate da scene di razzismo e violenza: così prima del sorteggio degli ottavi di finale dell'Europa League, oggi a Nyon, il segretario generale dell'Uefa Gianni Infantino ha lanciato un appello «a tutte le componenti del mondo del calcio affinchè facciamo il massimo per debellare queste scene orrende che non vogliamo più vedere». Fra il razzismo dei tifosi del Chelsea nella metro parigina, Piazza di Spagna messa a soqquadro dagli hooligans del Feyenoord, il lancio di oggetti e di una banana di plastica a Gervinho da parte degli stessi olandesi nella gara di ritorno o ancora la partita Dinamo Kiev-Guingamp, i brutti episodi non sono certo mancati. «L'Uefa non può in alcun modo tollerare scene di violenza e razzismo all'interno o all'esterno degli stadi», ha proseguito Infantino. Intervistato dall'Ansa, Gianni Marchetti, reponsabile del dipartimento delle competizioni all'Uefa, ha aggiunto : «Siamo strenuamente impegnati a combattere questi episodi. L'Uefa lo fa sia attraverso campagne di prevenzione, la trasmissione di messaggi positivi, sia tramite la repressione. Gli organi disciplinari hanno pronunciato dure sanzioni, che sono andate fino alla chiusura di alcuni stadi». Secondo il dirigente dell'Uefa, i diversi casi delle ultime settimane «non sono il sintomo di un peggioramento generale della situazione. Ci sono stati altri periodi in cui si sono succedute varie scene deprecabili. Comunque, ogni episodio di violenza o razzismo è un episodio di troppo.» Un parere chiaramente condiviso da Italo Zanzi, amministratore delegato della Roma, società «vittima» del comportamento degli hooligans del Feyenoord. «Sono stato particolarmente colpito dalla reazione razzista di una parte del pubblico di Rotterdam. Non vi deve essere alcun posto per il razzismo nel calcio. Sul caso in questione, l'Uefa aprirà un'inchiesta e noi collaboreremo al massimo». La situazione preoccupa anche il direttore dell'Inter, Pietro Fassone. «Episodi deprecabili si vedono ormai in molti paesi, anche 'insospettabilì. Credo comunque che il calcio faccia la sua parte, cercando di isolare e punire i facinorosi. Attenzione tuttavia a non fare di tutta l'erba un fascio», ha avvertito.