La lotta al razzismo, il vincolo dei dilettanti che ancora resiste, un fondo pensioni. E' stato un incontro a tutto campo quello tra il ministro con delega allo sport Graziano Delrio e Damiano Tommasi, presidente dell'assocalciatori, accompagnato dal vicepresidente Umberto Calcagno. L'incontro sollecitato dallo stesso ministro circa una settimana fa dopo l'ennesimo episodio di incivilta' all'interno di uno stadio italiano e' servito a fare il punto su molte questioni che riguardano da vicino il calcio nazionale, sulle quali c'e' una volonta' comune da parte del Ministro e dell'Aic di collaborare e intervenire insieme. Tommasi ha ribadito il suo impegno e quello di tutti i calciatori e dei componenti dell'associazione sulle questioni riguardanti la lotta alla violenza negli stadi, la lotta al razzismo e la lotta anche alla diffusione di comportamenti illegali legati al fenomeno delle scommesse, che negli anni passati hanno portato ad una perdita di credibilita' del calcio italiano.
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Razzismo e vincolo, Tommasi incontra il ministro Delrio
La lotta al razzismo, il vincolo dei dilettanti che ancora resiste, un fondo pensioni. E’ stato un incontro
L'Aic ha inoltre sottoposto al ministro due questioni riguardanti da vicino l'associazione, alla quale aderiscono non solo i campioni di serie A e B ma centinaia di giocatori di Lega Pro e migliaia di calciatori e calciatrici dilettanti: la questione del vincolo dei dilettanti, normativa che e' rimasta in vigore solo in Italia e Grecia e che - sottolinea l'Aic - ''impedisce'' di fatto ai giovani nelle categorie dilettantistiche di liberarsi prima dei 25 anni; e poi la questione del Fondo pensionistico per i calciatori in virtu' della peculiarita' del percorso lavorativo degli atleti, con un attenzione legata anche al percorso post-agonistico in cui molti degli ex atleti faticano ad reinserirsi in un nuovo contesto produttivo.
Il ministro Delrio si e' impegnato a portare avanti tutte le iniziative necessarie affinche' gli stadi tornino ad essere luoghi di festa e di passione, allontanando quelle minoranze di pseudo tifosi violenti che ne rovinano l'immagine a scapito della maggioranza di sportivi. Su questi temi si realizzeranno a breve iniziative comuni tra Aic e Ministero. Inoltre il ministro, all'interno di un piu' generale processo riformatore che deve coinvolgere tutte le componenti del mondo del calcio italiano, si e' detto pronto ad affrontare le tematiche sottoposte dall'Aic pensando anche alle migliaia di ragazzi che non sono campioni e frequentano le categorie minori con dignita' e professionalita'. (ANSA)
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