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Radu saluta la Nord come Di Canio, ma la Lazio non ci sta “Nulla di apologetico del fascismo”

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Nella Lazio non è la prima volta che accade una cosa del genere.
Redazione

Nella Lazio non è la prima volta che accade una cosa del genere.

L'esultanza di Paolo Di Canio durante e dopo il derby vinto dalla Lazio sulla Roma la sera del 3 gennaio 2000 fu oggetto di valutazione da parte dell'ufficio indagini della Federcalcio. Questa vola è toccato a Radu (foto ANSA)che, esultando dopo la vittoria di ieri sul Napoli, viene immortalato in una fotografia mentre fa il saluto romano alla Curva Nord. Ma la Lazio non ci sta. «Il gesto di Radu dopo la vittoria con il Napoli non ha nulla di apologetico del fascismo ma è semplice esultanza. Il giocatore stava festeggiando il successo sotto la curva con i tifosi» la posizione della società, che ha pubblicato una nota sul proprio sito, sul saluto a braccio teso del calciatore romeno al termine della partita di ieri.

«Alcuni organi di stampa - è detto nel comunicato - hanno pubblicato la foto del calciatore Stefan Radu, scattata ieri sera in occasione dell'esultanza per la vittoria della Lazio sul Napoli, attribuendogli atteggiamenti di apologia del fascismo. La giovane età del calciatore, la sua provenienza da un paese dell'est europeo e la sua estraneità alla formazione politica e culturale italiana, avrebbero dovuto indurre qualunque osservatore attento a rappresentare e commentare fedelmente e con lealtà quanto sottoposto al lettore». «Tentare di 'sporcare’ una giornata di grande valore etico e sportivo con queste volgari mistificazioni - conclude la Lazio nel comunicato - costituisce un'offesa a tutti i tifosi biancocelesti, oltre che disinformazione volutamente tesa a turbare il cammino della Lazio in questa fase finale del campionato».(ANSA).