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“Bologna-Juventus taroccata”, Le Iene riaprono il caso del 1980

(Repubblica.it) Domani alle ore 21.10, su Italia 1 nuovo appuntamento con “Le Iene Show”, che vede il debutto alla conduzione di Claudio Amendola, a fianco di Ilary Blasi e Enrico Brignano.

Redazione

(Repubblica.it) Domani alle ore 21.10, su Italia 1 nuovo appuntamento con "Le Iene Show", che vede il debutto alla conduzione di Claudio Amendola, a fianco di Ilary Blasi e Enrico Brignano.

La Iena Paolo Calabresi si occupa dello scandalo del calcio sommesse scoppiato nel 1980 che vede coinvolte diversi giocatori, dirigenti e società. In particolare, si concentra sulla partita Bologna-Juventus del 13 gennaio 1980, finita in pareggio (1-1) dopo un errore del portiere del Bologna Zinetti e un autogol del difensore juventino Sergio Brio. La Iena cerca di far luce sull'episodio intervistando alcuni protagonisti di allora, tra cui gli ex calciatori del Bologna Carlo Petrini, Angelo Castronaro, Renato Sali e Arcadio Spinozzi e gli ex Juventini Franco Causio e Roberto Bettega. Carlo Petrini, ex calciatore di serie A, squalificato per tre anni per il calcio scommesse di allora, già 10 anni fa ha raccontato i segreti del calcio scommesse degli anni '80 facendo nomi e cognomi in un libro. In merito alla partita Bologna-Juventus ribadisce alle Iene: "Le due societa' si misero d'accordo e chi quel giorno non avesse accettato quell'accordo non avrebbe giocato. Chi ce lo comunicò? Arrivò negli spogliatoi il direttore sportivo di quei tempi e disse 'questa partita deve finire in pareggio'. Abbiamo scommesso tutti, tranne due, Angelo Castronaro e Renato Sali".

Petrini fa anche i nomi dei giocatori dei bianconeri che secondo lui sapevano dell'accordo. "A chi hai chiesto conferma direttamente?"gli chiede la Iena. Petrini: "Lo dissi a Trapattoni e Causio in cima alla scalinata dello spogliatoio di Bologna. E loro che risposero? Di non preoccuparmi che la partita sarebbe andata come doveva andare". La Iena si reca, quindi, dall'ex del Bologna Renato Sali, che in merito al medesimo match dichiara: "Bologna-Juventus del 13 gennaio 1980 cosa mi ricorda? Quella famosa partita dove i compagni mi dissero che avevano telefonato Bettega e Causio prospettandoci di fare un punto a testa". Anche Castronaro, intervistato da Calabresi, ribadisce: "Cosa dissero negli spogliatoi? Dissero che la partita doveva essere un pareggio". Stessa versione per Arcadio Spinozzi, ex del Bologna, che conferma:"Ci venne detto che la Juventus aveva proposto di pareggiare la partita".

Paolo Calabresi si reca quindi da Franco Causio per raccogliere la sua versione dei fatti e quando gli viene chiesto se la partita Bologna-Juventus del 13 gennaio 1980 è stata taroccata, l'ex juventino risponde: "Io non ho mai fatto questa roba qui. Taroccata assolutamente no". Carlo Petrini nomina anche Bettega nella sua versione dei fatti in merito a quella partita: "La telefonata i primi giorni di gennaio arrivò da Bettega a casa di Beppe Savoldi (ex Bologna ndr) e ci propose di pareggiare questa partita. Noi accettammo e fu facile". Interpellato dalle Iene, Bettega alla domanda se quella gara fosse taroccata a sua volta ha risposto:"Sinceramente non me la ricordo molto". E dopo alcune insistenti domande della Iena ha aggiunto: "Intanto che lei parlava ho cercato di andare indietro col pensiero. Io andai in tv, qualche settimana dopo, e al giornalista che disse la stessa cosa risposi che stava facendo del terrorismo giornalistico. È venuta fuori la storia delle scommesse, è forse stata coinvolta la Juve? Mi risponda, chieda a Petrini di rispondere". La Iena ha riferito a Bettega che "ci ha risposto che il giorno prima che Cruciani (la persona che, secondo Petrini "in quel momento a Roma poteva farti scommettere su qualsiasi partita") doveva deporre per il processo ha ricevuto una chiamata, dice, da Boniperti". Quindi Bettega:"Mi sembra indelicato oltre che offensivo andare a scomodare una persona come Boniperti... Mi scusi ma a questo punto Petrini dovrebbe stare zitto".