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Processo Gea: non c'è reato associativo su Luciano e Alessandro Moggi

I due Moggi furono riconosciuti responsabili del reato di violenza privata per le presunte pressioni esercitate per l’acquisizione di procure sportive.

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I due Moggi furono riconosciuti responsabili del reato di violenza privata per le presunte pressioni esercitate per l'acquisizione di procure sportive.

Entrambe le pene sono coperte da indulto. In particolare, per l'ex dirigente juventino, l'imputazione faceva riferimento alle modalità che portarono l'attuale centrocampista del Napoli Manuele Blasi ad abbandonare il procuratore Stefano Antonelli per passare alla Gea. Stesso discorso per Alessandro Moggi, che della Gea è stato il presidente, ma in relazione alle acquisizioni delle procure dei russi Zetulayev e Boudianski. In appello ottennero riduzioni di pena. «È chiaro che il direttore generale della Juventus - sottolineano i giudici - chiudeva in un angolo il Blasi costretto a non servirsi più dell'Antonelli quale procuratore pena il mancato adeguamento stipendiale». Quanto ad Alessandro - si legge nel provvedimento di 39 pagine - assunse «un atteggiamento minatorio nei confronti dei due giovani, al fine di costringerli a firmare la procura a suo favore». Nella vicenda processuale furono coinvolti, ed assolti, anche i procuratori Franco Zavaglia e Davide Lippi nonchè Franco Ceravolo, collaboratore di Luciano Moggi. (ANSA)