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Premier League 7/a giornata: il Tottenham strapazza il City, campionato riaperto

Prova di carattere per gli Spurs, battuto il City che era finora a punteggio pieno, miglior difesa per la squadra londinese ed unica compagine ancora imbattuta. A gonfie vele il Liverpool che raddrizza con carattere, vincendo, il match esterno in...

G. Giammusso

Il big match in vetta tra Tottenham e Manchester City vede trionfare i padroni di casa, l’assenza di De Bruyne pesa come un macigno, mentre la difesa della squadra londinese continua a far sognare: a malapena 3 reti subite in ben 7 uscite stagionali. Partita tuttavia compromessa anche per demeriti avversari, al 9’ Kolarovfa un pasticcio rinviando nella sua porta un cross teso, davvero un gesto che non siamo abituati vedere da parte del campione serbo. E’ comunque più Tottenham che City, poco dopo la mezz’ora Son imbecca Alli perfettamente lanciato a rete, rasoiata sulla quale Bravo può nulla, è 2-0 e su questo risultato si va al riposo. Entra Gundogan al posto di Fernando, ma il copione non cambia: rigore per il Tottenham, sul dischetto va Lamela ma stavolta il portiere cileno è bravo a respingere; nel finale ci prova Iheanacho ma Lloris si oppone, il risultato non cambia, il Tottenham riapre il campionato, è ora ad un solo punto dal City.

Resta stabilmente in terza posizione l’Arsenal, dopo un avvio di campionato incerto arriva la quinta vittoria consecutiva: sul campo del Burnley, un goal pesantissimo di Koscielny, probabilmente viziato da un tocco di mano, imbeccato nell’area piccola da Oxlade-Chamberlain, regala la vittoria esterna ai Gunners che trionfano per 0-1 in un match insidioso, che rischiava di far rimanere indietro la squadra di Wenger nella corsa per il titolo. Non è così, l’Arsenal è vivo, sebbene questa non sia stata la migliore uscita stagionale, dopo la sosta proverà a consolidare questa posizione a soli due punti dalla vetta. In Galles la squadra di Klopp entra meno concentrata del solito: pronti via e Fer realizza di testa su concitata azione da calcio d’angolo per lo Swansea; chiuso in svantaggio il primo tempo, i Reds entrano con un’altra mentalità in campo, dopo poco un buon cross sugli sviluppi di una punizione da parte di Henderson trova Firmino ben piazzato, è parità. Il Liverpool vuole a questo punto vincere la partita, Firmino in area viene atterrato, è rigore. Sul dischetto lo specialista Milner non sbaglia, 1-2 e vittoria assicurata. La terza piazza è così consolidata, la vetta è a soli due punti di distanza e sognare non è per niente un azzardo.

Un punto per parte, un goal per parte, due giocatori belgi che condividono l’attacco in nazionale: a Liverpool sul campo delle Toffees vanno in rete nel primo tempo Lukaku, replica nella ripresa Benteke per il Crystal Palace per l’1-1 finale, un po’ frenata la cavalcata dell’Everton dopo l’avvio scoppiettante, comunque la squadra c’è e proverà a dire la sua in questo campionato. Pari per 1-1 anche per il Manchester United contro uno Stoke coriaceo ma non irresistibile: Mourinho applaude ironicamente la prestazione dei suoi, poche le azioni create. Sblocca Martial al 69’, ma i Red Devils si fanno raggiungere nel finale da Allen, 1 punto casalingo che va un po’ stretto, la vetta dista ora 5 punti.

Torna alla vittoria il Chelsea di Conte, in casa dell’Hull City una prova convincente di Costa e soci: apre le danze Willian nella ripresa, suggella Diego Costa poco dopo; torna la vittoria in campionato dopo ben 3 turni di digiuno, l’ultima risaliva addirittura a fine agosto, è questa la mattonella su cui ricostruire la risalita verso i piani alti della classifica. Pari per 1-1 anche nella sfida Sunderland - WBA, vanno in vantaggio gli ospiti nel primo tempo con Chadli, si fanno raggiungere dai padroni di casa, fanalino di coda della lega, nella ripresa, Van Aanholt in goal e posta in gioco condivisa. Termina sempre in parità ma con un incolore 0-0 la sfida tra Leicester e Southampton, davvero assenti la qualità di gioco ed il cinismo offerti dalla squadra campione d’Inghilterra in carica; forse la distrazione Champions per la squadra di Ranieri è troppo forte, seguiremo gli sviluppi.

Pari scoppiettante in casa del Watford di Mazzarri, chiamato ad inseguire e raggiungere per ben due volte l’ospite Bournemouth; apre Wilson nel primo tempo, pareggia Deeney all’inizio della ripresa. E’ poi King appena entrato a portare nuovamente in vantaggio le Cherries, aggancio finale per Success sull’assist dell’ex-Roma Holebas, il match termina 2-2. In coda il West Ham è ancora irriconoscibile, realizza per il Middlesbrough ospite Stuani, fa parità rabbiosamente bomber Payet, quarto punto in classifica, la salvezza è ancora tutta da conquistare.

Premier League 7/a giornata:

Everton - Crystal Palace 1-1

Swansea - Liverpool 1-2

Hull - Chelsea 0-2

Sunderland - West Brom 1-1

Watford - Bournemouth 2-2

West Ham - Middlesbrough 1-1

Manchester United - Stoke 1-1

Leicester - Southampton 0-0

Tottenham - Manchester City 2-0

Burnley - Arsenal 0-1

Classifica:

Manchester City 18; Tottenham 17; Arsenal, Liverpool 16; Everton 14; Manchester United, Chelsea 13; Crystal Palace 11; Southampton, West Brom 9; Watford, Leicester, Bournemouth 8; Burnley, Hull 7; Middlesbrough 6; Swansea, West Ham 4; Stoke 3; Sunderland 2

Marcatori:

Costa (Chelsea) 6; Aguero (Manchester City), Antonio (Tottenham), Lukaku (Everton) 5; Capoue (Watford), Defoe (Sunderland), Fer (Swansea), Ibrahimovic (Manchester United), Milner (Liverpool), Sanchez (Arsenal), Son Heung-Min (Tottenham), Sterling (Manchester City)