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Premier League 38/a giornata: ultima di campionato, succede di tutto in campo e sugli spalti, sospetto pacco bomba a Manchester

Il Leicester di Ranieri, già Campione di Inghilterra, sfila sul campo del Chelsea e strappa un pareggio, sorpasso all’ultima giornata dell’Arsenal, che soffia la seconda piazza ad un Tottenham smarrito. Pari esterno per il City che vale la...

G. Giammusso

Nonostante il turno infrasettimanale avesse già fissato i verdetti relativi alla retrocessione, è stata una domenica di grande intensità per la massima serie inglese.Il Sunderland, con la netta vittoria contro l’Everton di mercoledì, aveva infatti già condannato il Newcastle di Benitez (già partita una petizione dai tifosi per mantenere l’allenatore spagnolo per una pronta risalita nella massima serie) ed il Norwich alla retrocessione. Le emozioni non sono però mancate, in campo e tristemente sugli spalti.

Ma andiamo con ordine: partita senza nulla in palio se non una grande passerella delle grandi occasioni per Chelsea - Leicester; virtualmente avviene la consegna del titolo dai campioni della scorsa edizione verso i nuovi campioni, le Foxes di Ranieri, allenatore al romantico rientro nello stadio che per 4 stagioni lo aveva visto protagonista fino al 2004. Lo spettacolo in campo non manca, soprattutto nel secondo tempo, le squadre ci tengono a far buona figura e nonostante qualche esperimentotattico il match termina in parità per 1-1, rigore di Fabregas e goal in chiusura per Drinkwater buoni per la cronaca, il Leicester riesce a mantenere la striscia di imbattibilità che perdura dal 14 febbraio. Smaltiti i fumi della vittoria, a breve sarà tempo per i Campioni in carica per impostare una nuova stagione piena di incognite: la squadra, con Ranieri saldamente al comando, è in Champions a sfidare le grandi del calcio europeo, e sarà chiamata a ripetersi con esigue probabilità di riuscita, con i grandi club europei pronti a bussare per strappare le stelle a suon di milioni; da capire pertanto la solidità del progetto della dirigenza thailandese. Il Chelsea d’altro canto avrà il già noto cambio sul ponte di comando, con l’allenatore Antonio Conte pronto ad una nuova avventura non appena ultimato l’Europeo con l’Italia, già sta presentando alla dirigenza i nomi caldi per una stagione che i Blues non potranno sbagliare e che saranno costretti a vivere da protagonisti, dopo un anno di transizione che li vede terminare al decimo posto, fuori da ogni competizione europea.

L’Arsenal vince, come era facile sospettare, contro il fanalino di coda Aston Villa e supera il Tottenham, 4-0 il risultato finale per i Gunners con fantastico hattrick di Giroud e autorete di Bunn; amaro in bocca per la squadra di Wenger che aveva cullato il sogno scudetto fino a buona metà del girone di ritorno, salvo poi essersi perso nel momento decisivo: l’anno prossimo saranno chiamati ad una stagione almeno del livello della presente. Tracollo Aston Villa che non era mai stato nell’era della Premier League (a partire quindi dal 1992) in seconda divisione, bisogna andare nella stagione 1987-1988 per ricordarne l’ultima stagione; tuttavia dopo aver rischiato anche nel corso della scorsa, stavolta la pochezza di risultati e di carattere non hanno lasciato scampo alla squadra di Birmingham.

In piena crisi il Tottenham, mai veramente ripresosi dopo essersi visto sfilare la possibilità di vincere il titolo, seconda sconfitta consecutiva, stavolta contro un Newcastle ruggente già retrocesso: finisce 5-1 per le Magpies, Wijnaldum e Mitrovic nel primo tempo, ancora il centrocampista olandese, poi Aarons e Janmaat, la marcatura Spurs è di Lamela, scivola al terzo posto la compagine londinese. Le basi sono buone per la prossima stagione a questo livello, i neoretrocessi dal canto loro sperano nella riconferma di Benitez per una pronta risalita, per una stagione in seconda divisione che si preannuncia già infuocata.

Incredibile quanto avvenuto sugli spalti a Manchester: diramato un comunicato dagli altoparlanti per un pacco sospetto, lo stadio viene fatto prontamente evacuare per motivi di sicurezza, le autorità confermano l’allarme terrorismo, partita rinviata al 17/5 e pacco fatto brillare dagli artificieri; indiscrezioni non confermate vorrebbero un telefono cellulare connesso con dei cavi a tubi del gas, paura e fischi allo stadio del Manchester. Parlando di calcio, i Red Devils potrebbero agganciare in quarta posizione i cugini del City ma resterebbero comunque quinti nonostante il parimerito, in quanto il regolamento inglese prevede che sia la differenza reti generale a determinare la posizione in classifica in caso di parità, considerato il +30 del City, il +12 con cui lo United si presenta alla partita non consentirebbe un aggancio a meno di un impossibile vittoria con 19 reti di scarto. Resta pertanto da conquistare l’Europa League senza preliminari, basterebbe un pari per centrarla.

Il City dal canto suo si coccola il punto esterno in casa dello Swansea che vuol dire ChampionsLeague, seppur con preliminari. Iheanacho per gli ospiti e Ayew per i padroni di casa firmano le reti che portano al risultato finale di 1-1, salvezza tranquilla per i cigni gallesi, preziosa continuità nell’Europa che conta per i Citizens, seppur ci sia un preliminare da giocare, per i tifosi gioia doppia, visto che stanno tenendo fuori dalla massima competizione europea i cugini dalla maglia rossa. Incredibile cavalcata del Southamptondi Koeman che centra la quarta vittoria consecutiva ed una storica qualificazione in Europa League, seppur probabilmente con preliminari: 4 reti in casa contro un Crystal Palace già salvo, Mane, Pelle, Bertrand e David riempiono il tabellino, per gli ospiti accorcia Puncheon per il definitivo 4-1.

Amara è invece la sconfitta per il West Ham, in casa dello Stoke (autore di un campionato fantastico chiuso in nona posizione) gli Hammers vanno prima in vantaggio nel primo tempo con Antonio, poi Imbula e Diouf rendono una potenziale giornata di festa in un incubo, finisce 2-1, con una sola partita sfumato il sogno europeo e la squadra londinese chiude in settima posizione, la prima delle escluse dalle competizioni europe. Da elogiare tuttavia l’ottimo campionato, sebbene sarà difficile ripetersi a questi livelli.

Solo pari per il Liverpool oramai orientato alla fine di Europa League, per i Reds in casa del West Broml’1-1 finale si decide tutto nel primo tempo , ospiti in vantaggio con Rondon, pareggia Ibe; distinto campionato partito non nel migliore dei modi, il trionfo nella competizione europea potrebbe renderla straordinario, considerata la possibilità di accedere, in caso di vittoria, direttamente alle fasi finale della Champions League.

Punta d’orgoglio per l’Everton che chiude con una vittoria casalinga per 3-0 contro un Norwich già retrocesso, segnano McCarthy, Banes e Mirallas per una rotonda vittoria che consente di consolidare l’undicesima posizione. In chiusura, pari per 2-2 tra Watford e Sunderland, non determinante ai fini della classifica, salve le Hornets ed anche i Black Cats, discorso lotta per non retrocedere rimandato al prossimo campionato.

Premier League 38/a giornata:

Arsenal - Aston Villa 4-0

Chelsea - Leicester 1-1

Everton - Norwich 3-0

Newcastle - Tottenham 5-1

Southampton - Crystal Palace 4-1

Stoke - West Ham 2-1

Swansea - Manchester City 1-1

Watford - Sunderland 2-2

West Brom - Liverpool 1-1

Manchester United - Bournemouth [rimandata al 17/5]

Classifica:

Leicester 81 (CHAMPION + UCL); Arsenal 71 (UCL); Tottenham 70 (UCL); Manchester City 66 (UCL QUAL); Southampton (UEL), Manchester United* 63 (UEL QUAL); West Ham 62; Liverpool 60; Stoke 51; Chelsea 50; Everton, Swansea 47; Watford 45; West Brom 43; Crystal Palace, Bournemouth* 42; Sunderland 39; Newcastle 37 (REL); Norwich 34 (REL); Aston Villa 17 (REL)

* 1 partita da recuperare

Marcatori:

Kane (Tottenham) 25; Aguero (Manchester City), Vardy (Leicester) 24; Lukaku (Everton) 18; Mahrez (Leicester) 17; Giroud (Arsenal) 16; Defoe (Sunderland), Ighalo (Watford) 15; Deeney (Sunderland), Sanchez (Arsenal) 13