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Premier League 32/a giornata: il Chelsea vince soffrendo, Arsenal e United a rimorchio

Un colpo dell’ex Arsenal Fabregas tiene avanti i Blues, mentre i Gunners inanellano l’ottava vittoria consecutiva; nel derby di Manchester lo United si vendica della sconfitta dell’andata in una partita spettacolare

G. Giammusso

Considerata la concomitanza delle 2 semifinali (Reading - Arsenal e Aston Villa - Liverpool) della prestigiosa FA Cup nel corso del prossimo weekend, viene anticipata a martedì 7 aprile la partita casalinga dell’Aston Villa con il QPR, per il turno trentatreesimo. Allo storico Villa Park è partita vera e spumeggiante, dove a mettersi in luce sono soprattutto i bomber delle due squadre, Benteke per i Villans (autore di un incredibile hattrick) e Austin per gli Hoops: le due squadre hanno disperato bisogno di punti per salvarsi e danno vita ad un gran match, terminato equamente per 3-3, con continui ribaltamenti di fronte, cambi di risultato e colpi di scena.

I match della trentaduesima giornata che seguono di lì a poco, nel weekend successivo, vedono contrapporre le due formazioni a squadre di ben altro spessore: il QPR con il Chelsea capolista, che pure viene messo in gran difficoltà nel derby londinese. E’ solo un’azione elaborata sulla sinistra, propiziata dal solito Hazard e finalizzata da Fabregas a portare avanti i Blues nel finale e consolidare il +7 dalla diretta inseguitrice Arsenal, con ancora un match da recuperare; esulta Mourinho e la sensazione è che a questo punto solo il Chelsea possa buttare il titolo agognato, in un finale di stagione che promette comunque faville nei pochi match rimanenti.

Sembra tuttavia avere qualche numero in più la squadra di Birmingham, che nel match esterno nel difficile terreno del Tottenham riesce a strappare, con un Benteke sempre più trascinatore, uno 0-1 di misura che fa sognare i tifosi ed allontana lo spauracchio retrocessione a +6 punti, con sole 6 partite da giocare. D’altro canto gli Spurs vanificano quanto di buono fatto finora con prestazioni altalenanti, un Kane che stavolta non riesce ad essere decisivo ed un’Europa lontana appena 2 punti ma che sarà difficile da conquistare.

Tornando in testa alla classifica, il cinismo dell’Arsenal, in grado di portare un gran numero di diversi giocatori in rete, consente di conseguire l’ottava vittoria consecutiva, stavolta a firma di Ramsey, che si conferma trascinatore della squadra oltre che della nazionale gallese: sul campo del Burnley è 0-1, massimo bottino con minimo risultato, sognando un’improbabile rimonta ai cugini londinese che restano ad una sostanziosa distanza di 7 punti, con un match da recuperare.

Tuttavia, il vero big match di giornata è il derby di Manchester, che idealmente aveva segnato all’andata il punto di svolta per i Red Devils nella costruzione di un’identità e del buon gioco; nonostante sconfitti, infatti, gli uomini di Van Gaal erano usciti dalla partita consci di stare seguendo la strada giusta. Oggi i Rossi di Manchester sono davanti ai campioni in carica del Manchester City, ed il derby segna un ulteriore solco tra le due squadre: lo United subisce la rete in apertura dei Citizens con il solito Aguero; tuttavia i padroni di casa non si scompongono, serrano le fila e cominciano a produrre gioco offensivo, portando in rete prima Young e poi Fellaini, chiudendo il primo tempo in vantaggio. Nella ripresa i Red Devils addirittura dilagano: realizza il terzo goal Mata imbeccato splendidamente da Rooney, il quarto sigillo porta la firma di Smalling, colpevole qui il piazzamento della difesa dei Citizens, decisamente in una delle sue peggiori uscite stagionali. C’è tempo nel finale per accorciare inutilmente le distanze e rendere un po’ meno amaro il boccone della sconfitta, è ancora Aguero a portare in rete un tiro sporcato che fissa il risultato sul 4-2. Il campionato non è finito e la matematica ancora non sentenzia verdetti, tuttavia il City rinuncia alle proprie ambizioni di scudetto con questa partita, mentre lo United resta ancorato ad un flebile speranza che solo un tracollo delle due compagini che lo precedono potrebbe accendere.

Subito a ridosso delle posizioni che consentono la qualificazione in Champions, vincono e convincono Liverpool e Southampton, rispettivamente vittoriose in casa con Newcastle e Hull con l’identico risultato di 2-0: è tempo anche per l’italiano Pellè di tornare al goal che mancava in campionato da quasi 3 mesi. Le due compagini, pur con differenti cammini, possono ragionevolmente ambire all’Europa League e con un pizzico di fortuna anche all’ultimo posto in Champions, se il City dovesse mollare nel finale.

In zona retrocessione ci prova il Leicester, che realizza la seconda vittoria consecutiva: sul campo di un West Brom che arranca finisce 2-3; resta in bilico a +3 il Sunderland che perde malamente per 1-4 in casa di un Crystal Palace in forma strepitosa, alla quarta vittoria consecutiva.

Chiudono il riepilogo di giornata i due pari del turno, entrambi per 1-1, West Ham - Stoke e Swansea - Everton, tutte squadre di metà classifica che poco hanno ancora da chiedere ad un campionato per loro ormai quasi privo di motivazioni.

Premier League 32/a giornata:

Swansea - Everton 1-1

Southampton - Hull 2-0

Sunderland - Crystal Palace 1-4

Tottenham - Aston Villa 0-1

West Brom - Leicester 2-3

West Ham - Stoke 1-1

Burnley - Arsenal 0-1

QPR - Chelsea 0-1

Manchester United - Manchester City 4-2

Liverpool - Newcastle 2-0

Premier League 33/a giornata (anticipo):

Aston Villa - QPR 3-3

Classifica:

Chelsea* 73; Arsenal 66; Manchester United 65; Manchester City 61; Liverpool 57; Southampton 56; Tottenham 54; Swansea 47; West Ham, Stoke 43; Crystal Palace 42; Everton 38; Newcastle 35; West Brom 33; Aston Villa° 32; Sunderland 29; Hull 28; QPR°, Burnley 26; Leicester* 25

* 1 partita in meno

° 1 partita in più

Marcatori:

Aguero (Manchester City), Costa (Chelsea), Kane (Tottenham) 19; Austin (QPR) 17; Giroud (Arsenal), Sanchez (Arsenal) 14; Berahino (West Brom), Hazard (Chelsea), Rooney (Manchester United) 12; Cisse (Newcastle), Silva (Manchester City) 11; Benteke (Aston Villa), Bony (Manchester City [Swansea]), Sakho (West Ham), Van Persie (Manchester United) 10