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Premier League 11/a giornata: City e Arsenal scandiscono il ritmo, il Leicester insegue

Lo United non va oltre il pari in casa del Palace, torna in zona europea il Tottenham; anche il Liverpool di Klopp batte il Chelsea, sempre più in crisi nera

G. Giammusso

Non è il miglior Manchester City quello che ottiene l’ottava vittoria in campionato, che consente ai Citizens di mantenere la testa della lega: in casa contro il Norwich succede tutto nel secondo tempo, la sblocca Otamendi con un gran colpo di testa su calcio d’angolo calciato mirabilmente da De Bruyne; il pari temporaneo arriva su un incredibile errore difensivo di Hart, che su una respinta serve involontariamente l’attaccante Jerome, da pochi metri può solo realizzare. I padroni di casa vogliono la vittoria e si rovesciano nella metà campo avversaria, ottenendo nel finale ben 2 calci di rigori, il primo trasformato da Yaya Toure, il secondo procurato da Sterling e calciato da Kolarovdirettamente fuori: finisce 2-1 ed il City è ancora primo con 25 punti.

Sembra lontana anni luce la sconfitta dei Gunners in casa del Chelsea, da allora la compagine londinese ha collezionato ben 5 vittorie consecutive, l’ultima delle quali con un rotondo 0-3 in casa dei gallesi dello Swansea: in casa dei cigni funziona tutto come da copione, Sanchez Ozil e Cazorla ordiscono una trama di gioco sopraffina. Nel primo tempo Gomis e compagni creano qualche grattacapo alla difesa degli ospiti, tuttavia nella ripresa a finalizzare è il solito Giroud, vero bomber di razza dell’Arsenal che, di testa, colpevolmente privo di marcatura, realizza l’assist perfetto del fantasista tedesco Ozil. Il raddoppio arriva poco dopo con Koscielny che addomestica un assist in area e realizza, nascondendo il pallone al portiere, nonostante permanga il sospetto di una carica all’estremo difensore; nel finale arriva la gioia anche per Joel Campbell, centravanti costaricano, che corona nel migliore dei modi la possibilità di giocare dal primo minuto concessagli da Wenger, realizzando di fatto il primo goal con la maglia dell’Arsenal in partite ufficiali.

Vedere Manchester City e Arsenal nelle parti alte della classifica fa notizia fino a un certo punto, la vera sorpresa è rilevare che, la quasi un terzo delle partite disputate, il Leicester City occupi la posizione che completa il virtuale podio della massima serie inglese. Complice il buon gioco di Ranieri, complici investimenti oculati in giocatori di esperienza e qualità, ma soprattutto complice l’esplosione nella massima lega del bomber che non ti aspetti: Jamie Vardy, 11 reti in 11 partite, capocannoniere della lega, buona la seconda verrebbe da dire. Sì perché in effetti anche la scorsa stagione la aveva disputata da titolare, realizzando appena 5 reti in 34 apparizioni, per un Leicester che si era piazzato appena sopra la zona retrocessione, in quattordicesima posizione; appare assurdo pensare che appena 5 anni fa fosse relegato in una lega di bassa categoria, al soldo degli Stocksbridge Park Steels in provincia di Sheffield. Ora Jamie si è fatto grande, si è caricato il peso della squadra sulle spalle e con il supporto dell’algerino Mahrez, anch’egli grande sorpresa del campionato, autore di una mirabile doppietta, realizza la rete di chiusura che da la vittoria alle Foxes, stavolta per 2-3 in trasferta, in casa di un WBA coriaceo, che pure era andato in vantaggio con Rondon e accorciato con Lambert, su rigore; proteste per la seconda rete di Mahrez in evidente fuorigioco, e per un penalty non concesso per i padroni di casa sul risultato di parità, ma il risultato dice Leicester, e la classifica vede la squadra a soli 3 punti dalla vetta del campionato.

E’ invece uno United sbiadito quello che il Crystal Palace riceve in casa: 0-0 in parte bugiardo il risultato, sono infatti per la squadra londinese le occasioni più ghiotte di chiudere la partita; secondo pari consecutivo per i Red Devils che dopo il derby perdono punti ed il contatto con la vetta, venendo superati persino dalla squadra di Ranieri. Torna alla vittoria il Tottenham, che in casa contro il fanalino di coda Aston Villa porta a casa sudati 3 punti nel monday night, vincendo per 3-1:Dembele e Alli sembrano chiudere la pratica già nel primo tempo, ma gli ospiti non ci stanno e provano a rimontare, raggiungendo il goal al 79’ con il solito Ayew; nel finale chiude il match il solito Kane, tornato ad una certa confidenza con il goal, e gli Spurs possono agganciare i concittadini del West Ham in quinta posizione a 20 punti.

Proprio gli Hammers, che venivano da due confronti vincenti, sono costretti a cedere il passo ad un Watford in gran forma, basta un doppio Ighalo (2-0 il finale) per portare a casa importanti punti in ottica salvezza, ma da rivedere il reparto difensivo degli Hammers che troppo concede; prosegue la striscia di risultati positivi consecutivi per il Southampton, che in casa archivia la pratica Bournemouth già nel primo tempo: Davis prima e bomber Pelle’ poi consentono di blindare il risultato di 2-0, che riporta in alto la squadra di Koeman.

Il big match di giornata è quello giocato dai due grandi animali feriti del campionato: da una parte il leone del Chelsea, dall’altra il Liver Bird di Liverpool. A spuntarla la squadra che sembra stare finalmente ingranando gioco, ossia i Reds: per la verità il match in avvio è a tinte blu, con Ramires che con un gran colpo di testa apre le marcature in favore dei padroni di casa; ci pensa però Coutinho, in evidente stato di grazia, a disorientare la retroguardia londinese, realizzando due reti simili, con dribbling secco e conclusione a giro sul palo opposto, il primo in scadenza di primo tempo ed il secondo a metà della seconda frazione; il subentrato Benteke chiude la partita con un tiro da bomber vero, ed il tabellino recita 1-3, mentre l’allenatore dei campioni in carica rientra negli spogliatoi sconsolato, dopo una veloce stretta di mano verso un Klopp euforico.

Sorride - e tanto - anche l’altra sponda di Liverpool, con un Everton che va a conquistare una rotonda vittoria per 6-2 in casa contro il Sunderland, che pure era riuscito ad agganciare il pareggio ad inizio secondo tempo, ma che si trova poi costretto a cedere alle offensive di Lukaku e compagni; eppure stavolta non è il campione belga a figurare più volte nel tabellino dei marcatori, sebbene si sia reso autore di una prestazione maiuscola, bensì il centravanti da sempre aspettato e mai veramente esploso: parliamo di Kone, autore di un hattrick, che incorona letteralmente il calciatore ivoriano re della giornata, facendo sorridere Mr. Martinez, che sa ora di poter contare su una preziosa freccia in più nella sua faretra.

Conclude il quadro di giornata il pari a reti inviolate tra Newcastle e Stoke, due squadre poco prolifiche che si limitano a controllare il match, portando a casa 1 punto ciascuna.

Premier League 11/a giornata:

Chelsea - Liverpool 1-3

Crystal Palace - Manchester United 0-0

Manchester City - Norwich 2-1

Newcastle - Stoke 0-0

Swansea - Arsenal 0-3

Watford - West Ham 2-0

West Brom - Leicester 2-3

Everton - Sunderland 6-2

Southampton - Bournemouth 2-0

Tottenham - Aston Villa 3-1

Classifica:

Manchester City, Arsenal 25; Leicester 22; Manchester United 21; Tottenham, West Ham 20; Southampton, Liverpool 17; Everton, Crystal Palace, Watford 16; West Brom 14; Swansea, Stoke 13; Chelsea 11; Norwich 9; Bournemouth 8; Newcastle 7; Sunderland 6; Aston Villa 4

Marcatori:

Vardy (Leicester) 11; Ighalo (Watford), Mahrez (Leicester) 7; Aguero (Manchester City), Giroud (Arsenal), Lukaku (Everton), Pellè (Southampton), Sanchez (Arsenal), Wijnaldum (Newcastle) 6