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Prandelli: “Quella di Zeman a De Rossi è un’accusa pesante, si punta sull’orgoglio”

Il commissario tecnico Cesare Prandelli si è presentato in sala stampa nel Centro Tecnico di Coverciano prima delle sfide con Armenia e Danimarca:

Redazione

Il commissario tecnico Cesare Prandelli si è presentato in sala stampa nel Centro Tecnico di Coverciano prima delle sfide con Armenia e Danimarca:

De Rossi escluso da Zeman per scarso impegno con la Roma torna protagonista in nazionale. ''L'accusa e' pesante - dice il ct Cesare Prandelli - in questo caso si punta sull'orgoglio e sulla professionalita' di chi vuole dimostrare il contrario di quell'accusa. Qui in nazionale De Rossi e Osvaldo sono sempre stati disponibili, capaci di allenarsi anche due volte al giorno''. Quanto a Zeman ''ogni tecnico ha le sue ragioni, il polso della squadra. Avra' avuto i suoi motivi. Conoscendolo, potrebbe essere una provocazione''.

Su Cassano

"Non è finito il suo ciclo, ma ora voglio vedere altri ragazzi giovani. Lo stesso discorso vale per Di Natale, deve lavorare e farsi trovare pronto"

Sugli esperimenti tattici

"Abbiamo fatto le nostre riflessioni, in due anni abbiamo trovato certi equilibri e dobbiamo ripartire da qui. Parlare di difesa a tre o a quattro è riduttivo, dobbiamo parlare dell'interpretazione che si dà. Inoltre ci adatteremo a seconda degli avversari. Se gli altri avranno una punta magari è meglio la difesa a 4, con due attaccanti preferisco la difesa a tre"

Sulle polemiche nei club

 "Abbiamo scelto di parlare in Nazionale. Quando uno indossa la maglia azzurra deve trovare un ambiente stimolante e sereno in modo da stemperare le pressioni che ti mettono i club. Non vogliamo polemiche, pensiamo solo al calcio"

Su Giuseppe Rossi

"Lo ha sentito il mio vice, era sereno e motivato. Volevamo fargli una sorpresa facendolo salutare da tutti i compagni, ma ora non sarà più una sorpresa".

Sulle prossime sfide e l'apporto di Balotelli

 "Sono due gare delicate. Abbiamo due giocatori in condizioni non ideali dal punto di vista psicologico come Balotelli e De Rossi. Dobbiamo arrivarci preparati, lavorando principalmente sull'orgoglio dei nostri ragazzi".