"Mi piace tenere i sassolini nella scarpa per tanto tempo".
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Prandelli: “Zeman è un maestro di calcio offensivo. La Roma dà continuità al progetto tecnico”
“Mi piace tenere i sassolini nella scarpa per tanto tempo”.
Sorride, orgoglioso, Cesare Prandelli, nella conferenza stampa del post Inghilterra. "Siamo una squadra che migliora, passo dopo passo, questo mi fa felice. I recuperi? Ci sono due giorni di recupero tra noi e la Germania. Però queste partite servono alla squadra e siamo obbligati ad aver coraggio, a giocare, continuando per 90 minuti a crederci. Per tanti di questi ragazzi è la prima volta che si rendono conto di avere qualità straordinarie, ma ora abbiamo sicurezza e conoscenza dei nostri mezzi".
Sulla Germania. "Dovremo mettere in campo una squadra atleticamente viva, ci sarà da lottare, manca tanto per arrivare a quel livello. Però non ci sono squadre invincibili, sebbene loro e la Spagna siano davvero forti. Però dobbiamo star lì, sfruttando le loro poche debolezze. La preparazione dovrà essere improntata sui particolari".
Sulla finale Spagna-Germania. "Il mio pensiero è all'analisi sui giocatori da recuperare e sui filmati dei tedeschi, non possiamo fare tanti pensieri. Usciremo vincitori se non penseremo troppo".
Sul modulo. "Loro giocano con una punta e con due esterni, la tattica è l'ultimo dei problemi. Siamo stati bene, anche durante le gare, a dare equilibrio. E quando parliamo di modulo, parliamo sempre di modulo difensivo e quando hai capacità di tener palla, devi esser bravo a chiudere preventivamente, senza far ripartire l'avversario".
Sul catenaccio. "Abbiamo la consapevolezza di poter fare la nostra partita. Dobbiamo cercare di rischiare. Preferisco prendere un gol in contropiede che subire il loro gioco.
Sulla rivoluzione del calcio italiano. "Siamo solo all'inizio, ma vogliamo questo tipo di responsabilità. Abbiamo la possibilità di fare un calcio propositivo, dobbiamo avere la responsabilità di provarci. Se il ranking dice che siamo la 17esima Nazionale vuol dire che qualcosa non va".
Sui tifosi. "I giovani vogliono vedere questo tipo di calcio, questo entusiasmo, senza pensare subito al risultato. E' più facile convincere i tifosi che la critica. Poi puoi perdere per una svista, per una certa situazione, ma alla fine credo che sia giusto questo tipo di soluzione".
Sull'attacco della Nazionale. "Abbiamo dei ragazzi scelti in base alla continuità del gioco che vogliamo imporre. Nel momento in cui abbiamo deciso di dare più equilibrio a centrocampo abbiamo sacrificato Borini".
Sulla cattiveria sotto porta. "Ieri abbiamo creato tanto, bastava un gol e oggi ci ritrovavamo qui a parlare bene di questo reparto. Sono soddisfatto, anche se poi nell'analisi che faccio cerco di capire come migliorare le cose".
Ancora sulla partita contro la Germania. "Loro hanno più giorni per riposare rispetto a noi. Giocare una semi finale con questa disparità è impari".
Su Pirlo. "E' uno dei centrocampisti più forti del mondo, specie per la continuità che riesce a dare per tutti e i 90 minuti".
Su Zeman alla Roma: "Sapevamo della qualità del lavoro di Luis Enrique, ma sapevamo anche che il calcio italiano non era pronto a recepirlo. Al suo posto però ha preso un allenatore che, quanto a calcio offensivo, è un maestro. La Roma ha dato una continuità al suo progetto tecnico".
FONTE tuttomercatoweb.com
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