Il tribunale nazionale della Figc ha espresso il proprio giudizio su Chievo e Cesena, indagati a causa di plusvalenze fittizie. I giudici hanno dichiarato l'improcedibilità nei confronti del club veneto, le cui azioni sono state valutate come un vizio di forma e pertanto può considerarsi salvo, rimanendo così in Serie A. Il presidente Campedelli doveva essere interrogato prima dell'inizio del processo, fatto che invece non è accaduto. La procura ha già confermato la sua volontà di presentare appello, ma se il verdetto sarà confermato anche in secondo grado, il procedimento dovrà ricominciare completamente, con nuovi deferimenti, a patto che si celebri entro 90 giorni dai primi, datati 25 giugno. Ma a quel punto, essendo già iniziato il campionato, la Procura non potrà chiedere la retrocessione. Il Cesena invece, è stato condannato a ripartire dalla Serie D, con una penalizzazione di 15 punti, qualora dovesse riuscire ad iscriversi.
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Plusvalenze fittizie, improcedibilità sul caso: il Chievo resta in Serie A
Il tribunale della Figc ha assolto il club veneto, che rischiava la retrocessione in Serie B, mentre ha confermato la colpevolezza del Cesena
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