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Platini. “Fair-play finanziario, saremo intransigenti”

“Non siamo qui per punire il calcio ma per aiutarlo e per avere conti in regola. Saremo intransigenti, perchè se non ci sono sanzioni non si ottengono risultati”. Lo ha detto Michel Platini ospite a Coverciano al seminario...

Redazione

"Non siamo qui per punire il calcio ma per aiutarlo e per avere conti in regola. Saremo intransigenti, perchè se non ci sono sanzioni non si ottengono risultati". Lo ha detto Michel Platini ospite a Coverciano al seminario dell'Ussi.

Il presidente della Uefa ha illustrato le regole del fair play finanziario, che entrerà in vigore dalla stagione 2013-2014. "Se non mettiamo dei paletti, il fair play non serve - rispondendo così al presidente dell'Inter Moratti che ieri aveva proposto di ammorbidire le norme - da parte nostra non intendiamo danneggiare il patrimonio dei club europei, bensì puntiamo ad avere conti migliori. Per questo non si può tornare indietro, le regole finanziarie non si cambiano e sarò intransigente. Che modello commerciale è quello rappresentato da un ricchissimo proprietario che entra nel calcio, mette tanti soldi poi si stufa e se ne va creando problemi al suo club e agli altri? Non si può avere un miliardo e 200 milioni di debiti, così ho deciso di pensare a qualcosa per regolare la situazione".

Mentre sulle scommesse: "Queste rappresentano un grande problema, tanta gente mette molti soldi, questo può essere un grande problema del calcio di domani, per questo abbiamo un sistema in allerta". Sulla stessa linea Abete: "Serve un coordinamento tra realtà statutali e realtà sportive, nel 2008-2009 abbiamo avuto nove segnalazioni, altrettante nella stagione successiva e 6/7 adesso. Il 50% delle partite monitorate fanno registrare alla fine il risultato oggetto delle scommesse. Nel nostro sistema di monitoraggio ne controlliamo 29 mila. A rischio c'è la credibilità dell'intero sistema".