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Petruzzi: “Dybala può scrivere la storia della Roma. Ad Abraham si dia tempo”

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Le parole dell'ex difensore: "In finale avrei preferito la Juve. Sono cresciuto negli anni 80’, con il gol di Turone e i singoli duelli individuali vari. Sarebbe stato anche positivo per il calcio italiano"
Redazione

L'ex difensore di Roma e Bologna Fabio Petruzzi ha parlato ai microfoni di ItaSportPress dell'attuale situazione del club giallorosso, soffermandosi altresì sulle individualità della formazione guidata da José Mourinho. Ecco le sue parole.

Il Siviglia in finale è un avversario tosto…

“È vero, ma va fatto un plauso a Mourinho per il progetto che sta portando avanti. E poi lui il Siviglia lo conosce molto bene perché lo ha affrontato tante volte in carriera. Credo che la società lo abbia preso per far progredire la Roma in campo europeo. Non a caso, l’anno scorso hai vinto la Conference, quest’anno sei in finale di Europa League”.

Cosa occorre per fare quel passo in più anche in campionato?

“Una cosa alla volta. Prima bisogna pensare a qualificarsi stabilmente in Champions e fare il meglio possibile in quella competizione. Peccato per il pareggio di ieri con la Salernitana. Poi, gradualmente, arriverai anche a lottare seriamente per lo scudetto. È un percorso a tappe”. 

Dybala ha le carte in regola per diventare una bandiera della Roma?

“Sì, per me è un fuoriclasse, uno dei migliori in Europa. Può scrivere la storia del club”.

Per quali ragioni la Juve lo ha ceduto?

“Bisogna chiederlo a loro. Probabilmente hanno preferito prendere Pogba e non potevano tenere entrambi. Chi lo sa”.

Avrebbe preferito affrontare i bianconeri in finale?

“Sì, per via della rivalità sportiva che c’è. Sono cresciuto negli anni 80’, con il gol di Turone e i singoli duelli individuali vari. Sarebbe stato anche positivo per il calcio italiano. Ma c’è il Siviglia e si pensa agli spagnoli, cercando di non fare la stessa fine della Juve”.

Dzeko fa faville all’Inter mentre Abraham è tutto fuorché un giocatore continuo. Rimpiange il cigno di Sarajevo?

“No, aveva fatto il suo tempo alla Roma e, negli ultimi anni, non era più quello di prima. Meglio che sia andato via, non aveva più stimoli. A Abraham si dia tempo: ha caratteristiche diverse da Dzeko e, per me, può far bene. Non bocciamolo così, a priori”.