(Il Centro)Alta tensione ieri mattina nell’aula consiliare del Comune, con insulti e minacce reciproche di querela tra il consigliere del Pd Enzo Del Vecchio e il sindaco Luigi Albore Mascia.La causa del diverbio, ancora una volta, la vicenda degli abbonamenti e dei biglietti gratuiti che la società calcistica del Pescara ha preferito non concedere quest’anno a consiglieri e assessori comunali. A vedere le partite in serie A dei biancazzurri sono stati invitati solo il primo cittadino e l’assessore allo Sport Nicola Ricotta.
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Pescara: niente biglietti omaggio ed i politici s’infuriano
(Il Centro) Alta tensione ieri mattina nell’aula consiliare del Comune, con insulti e minacce reciproche di querela tra il consigliere del Pd Enzo Del Vecchio e il sindaco Luigi Albore Mascia.
In aula. La scaletta dei lavori di ieri prevedeva, tra gli argomenti principali, l’approvazione del conto consuntivo per l’esercizio 2011 e la ricostituzione del capitale sociale di Pescara Parcheggi. Invece, viste le polemiche della passata settimana, con l’arrivo addirittura dei carabinieri in Comune, perché il presunto elenco dei centocinquanta nominativi inviati dal Comune alla Delfino Pescara non veniva fuori, il consigliere indipendente Fausto Di Nisio, all’inizio della seduta ha chiesto una sospensione dei lavori per ottenere quella lista. Alla presidenza del consiglio in quel momento, al posto di Roberto De Camillis, c’era la vice Adele Caroli, che ha non ha accolto la richiesta. Il clima si è surriscaldato subito dopo quando a prendere la parola è stato Del Vecchio, che si è rivolto al sindaco reo di non aver detto nulla per tutta la settimana scorsa in merito alla vicenda dei biglietti gratuiti, salvo poi intervenire quando il suo nome è uscito sull’elenco del 2009 quando il Pescara stava fallendo.
Del Vecchio. «Sindaco non ho neanche la voglia di guardarla in faccia perché mi fa pena, lei mi fa pena letteralmente e perché mi rovinerei la giornata», dice Del Vecchio in aula, e ancora «una settimana di fango su tutto il consiglio comunale, su tutta la città, non ha avuto la dignità di una parola di questo signore. È andato a pranzo a sottoscrivere qualche accordino su un tovagliolo di ristorante. Sono tre anni e mezzo che questo signore sta gettando questa città nello sconcerto più totale, questo è questo signore narcisista, egoista, che soltanto quando toccano la sua persona, la sua faccia, si ricorda di non aver richiesto mai i biglietti». Immediata la reazione del sindaco che minaccia il consigliere del Pd di quererarlo per le frasi pronunciate. «Il sindaco si è comportato in maniera penosa», dice Del Vecchio, «se trova elementi di diffamazione in quello che ho detto faccia pure. In consiglio ci sono tante persone pronte a fare le querele. Per una settimana ho preso insulti di ogni tipo, gli ultimi domenica pomeriggio mentre passeggiavo sul lungomare con mia moglie. Adesso perché è uscito l’elenco del 2009, nel quale c’è anche Mascia, il sindaco si preoccupa di salvare la sua onorabilità dicendo che non ha mai richiesto biglietti gratis, ma alla fine li ha avuti gli abbonamenti?», si chiede, «certo che li ha avuti. Io non ho mai firmato nessuna richiesta per avere biglietti o abbonamenti. Io che ne so di quest’elenco, che mascia stesso ha detto che non esiste. Chi ha creato tutto questo caos dovrà renderne conto nelle sedi opportune. Comunque non aspetto altro che la querela, vedremo chi ha ingiuriato e chi è stato ingiuriato. Questa è diventata una caccia alle streghe contro i consiglieri».
Mascia. Pronta la replica del sindaco: «Credo che oggi (ieri per chi legge, ndr) il consiglio comunale di Pescara abbia scritto, con l’intervento offensivo del consigliere Del Vecchio, una delle pagine più tristi della storia dell’assemblea consiliare. Oggi il consigliere Del Vecchio ha offeso non solo l’uomo Luigi Albore Mascia, ma il sindaco della città, un sindaco democraticamente eletto, ovvero ha offeso l’istituzione che rappresento e l’intera comunità. Ho già chiesto alla presidenza del consiglio l’acquisizione dell’intervento integrale del consigliere Del Vecchio per verificare l’entità delle ingiurie e delle diffamazioni in esso contenute contro le quali mi muoverò nelle sedi più opportune. Non c’è enfasi o “passione” politica che possa giustificare un simile comportamento, è ora di finirla con un’éscalation di insulti e offese che davvero ha superato ogni limite e ogni pudore. Credo che mai prima d’ora un sindaco abbia subito un tale attacco personale. Il consigliere Di Nisio nei giorni scorsi mi ha chiesto di accedere a degli atti, a una lista che ritengo sia nata da un equivoco di comunicazione e nelle prossime ore avrà il proprio riscontro. Quanto accaduto ha trasformato la politica in una croce rossa su cui è facile sparare a zero». Ieri pomeriggio in Comune c’è stata anche una protesta del movimento 5 Stelle per la storia degli abbonamenti.
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