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Paura Morrone, corsa in ospedale dal figlio. Ora il bimbo sta bene

Prima la paura, poi il sollievo. La domenica difficile e particolare di Stefano Morrone finisce con una buona notizia: il suo terzogenito Leo, cinque mesi, ora sta bene, anche grazie all’intervento dei medici dell’ospedale Maggiore di...

Redazione

Prima la paura, poi il sollievo. La domenica difficile e particolare di Stefano Morrone finisce con una buona notizia: il suo terzogenito Leo, cinque mesi, ora sta bene, anche grazie all'intervento dei medici dell'ospedale Maggiore di Parma.

Il ricovero del bimbo per un problema respiratorio aveva costretto il capitano dei gialloblù a mollare a metà la partita delle 12.30 al Dall'Ara con il Bologna: mentre i suoi compagni, un pò 'scossì, rientravano in campo dopo l'intervallo, lui correva dalla moglie Vanessa, accompagnato in auto da un dirigente gialloblù. Non è usuale che un fattore esterno influenzi una scelta tecnica, ma Roberto Donadoni non ha avuto dubbi e, insieme al dg Pietro Leonardi, hanno deciso di informare il calciatore al rientro negli spogliatoi. Sentita l'ansia della moglie, gli hanno consigliato di farsi una doccia in fretta e di andare dalla famiglia: «Mi sembrava la cosa più opportuna. Il bimbo va decisamente al di sopra di qualsiasi ragionamento», ha spiegato l'allenatore al termine. La giovane donna, infatti, «era molto preoccupata e impaurita, e credo che per lei avere di fianco il marito fosse la cosa più giusta».

Così Morrone, 34 anni, ha lasciato il posto a centrocampo a Musacci, la fascia a Lucarelli, e accompagnato dal segretario generale del Parma Alessio Paini è partito. Nel frattempo, fortunatamente, la situazione è migliorata. Il piccolo aveva avuto un problema 'ab ingestis', un blocco respiratorio dovuto a qualcosa che si è ingerito e che è andato di traverso. Ricoverato in terapia intensiva, è stato dichiarato fuori pericolo. Al novantesimo, anche i compagni sono stati tranquillizzati. E, dopo la partita, ha raggiunto la famiglia all'ospedale pure il responsabile medico degli emiliani, Roberto Del Signore. Un ringraziamento per la comprensione del momento è andato all'arbitro Mauro Bergonzi.«Ci ha detto - ha raccontato ancora Donadoni - che se volevamo ancora due minuti avvisava lui il Bologna. È stato molto gentile». Il Parma, infatti, è rientrato con un piccolo ritardo, con il Bologna già schierato, e per questo si è preso i fischi dall'ignara curva rossoblù.

(ANSA)