Giorno importante in casa Parma. Oggi, infatti, hanno parlato in conferenza stampa i due curatori fallimentari della società Angelo Anedda e Alberto Guoiotto, che hanno così delineato la situazone del club emiliano. "Siamo stati nominati il 19 marzo dal tribunale di Parma dopo la sentenza che ha dichiarato fallito il Parma. Siamo ovviamente sotto i riflettori per quanto è accaduto, noi svolgeremo l'attività come un'ordinaria procedura fallimentare. Stiamo analizzando il passivo, la particolarità è che il Tribunale ha stabilito l'esercizio provvisorio, quindi ci ha affidato l'incarico di traghettare la società fino alla fine del campionato per salvaguardare gli asset principali della società. La finalità è quella di arrivare al termine della stagione, quindi di mettere in vendita il titolo sportivo e consentire agli eventuali acquirenti di potersi iscrivere alla stagione successiva. Noi siamo chiamati a verificare che tutto ciò possa avvenire, ovvero a capire se l'esercizio provvisorio non crei ulteriori problemi alla situazione societaria. Abbiamo avuto contatti con i vertici di Lega, Beretta ci ha confermato che inizialmente le spese saranno coperte da loro, poi verificheremo se è il caso di continuare, nel frattempo stiamo anche cercando di capire se ci sono sponsor che potrebbero coprire l'esposizione. Entro il 15 aprile le nostre stime termineranno e potremo dare un quadro più chiaro della situazione al comitato dei creditori. Stiamo valutando anche eventuali azioni risarcitorie con i legali nei confronti di chi ha lasciato la società in questo stato".
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Parma, i curatori fallimentari: “C’è la finalità di arrivare al termine della stagione”
Anche Donadoni ha parlato in conferenza stampa. "Continueremo a fare del nostro meglio, ce lo siamo imposti tutti. Sto cercando di continuare a fare il mio dovere grazie a questi ragazzi"
Anche Roberto Donadoni ha commentato tutta la situazione in conferenza stampa. "Una situazione tragicomica. Il pensiero di poter arrivare a questo punto dopo aver sentito per mesi che era impossibile che questa società fallisse ci fa capire quante bugie sono state dette. Il fatto che ci siano i curatori fallimentari almeno fa capire che c'è una linea da seguire. Continueremo a fare del nostro meglio, ce lo siamo imposti tutti. Sto cercando di continuare a fare il mio dovere grazie a questi ragazzi. Dal punto di vista umano è stata una grandissima delusione. Veramente è estremamente fastidioso rendersi conto che il mondo che ci ha circondato negli ultimi mesi è fatto soprattutto da persone che hanno cercato solo di fare l'interesse personale e poco pensando agli altri. Non ci sono alibi, quelli che hanno messo in ginocchio la società e la città devono pagare le conseguenze. Siamo stati presi e raggirati non solo da Manenti, ma dal pregresso del Parma e delle istituzioni. Sono persone non degne del mondo civile, del mondo sportivo. Già domani possiamo continuare a far vedere la nostra professionalità, anche se non è una realtà normale".
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