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Oggi Gabriele Sandri avrebbe compiuto 30 anni. La Lazio pensa di giocare con il suo nome sulle maglie

“Ci tenevo a ricordare, con un pensiero speciale, Gabriele Sandri, nel giorno del suo compleanno. Sicuramente, dall’alto del cielo biancoazzurro, ci segue sempre con tifo e passione…buon compleanno Gabbo”. Firmato, Stefano Mauri....

Redazione

“Ci tenevo a ricordare, con un pensiero speciale, Gabriele Sandri, nel giorno del suo compleanno. Sicuramente, dall'alto del cielo biancoazzurro, ci segue sempre con tifo e passione...buon compleanno Gabbo”. Firmato, Stefano Mauri. Un bel gesto quello di uno dei capitani della Lazio, consegnato alla rete tramite il suo sito internet.

Un gesto purtroppo isolato, visto che nel giorno in cui Gabriele Sandri avrebbe festeggiato il suo trentesimo compleanno, il messaggio di Stefano Mauri è stato l’unico segnale arrivato dalla Lazio, la squadra che per Gabriele era, insieme alla musica, quasi una ragione di vita.

La squadra che stava andando a seguire a Milano in quella maledetta domenica di novembre del 2007, nonostante una notte di lavoro. Sono passati quasi quattro anni da quel giorno che ha cambiato e stravolto la vita della famiglia Sandri. Giorgio, Cristiano e Daniele sono riusciti ad andare avanti anche e forse soprattutto grazie all’affetto ricevuto dagli amici di grazie e di tantissimi tifosi laziali che hanno quasi adottato Gabriele come un figlio o un fratello e di conseguenza la sua famiglia.

Dalla Lazio, invece, solo un silenzio quasi imbarazzante. E questa indifferenza da parte del vertice della società è sempre stata fonte di grande amarezza per Giorgio e Cristiano Sandri, che con Gabriele hanno sempre condiviso l’amore per la Lazio e per quei colori biancocelesti. Ora, dopo anni di silenzio rotto da parole che non hanno mai trovato seguito in fatti concreti, la Lazio ha la possibilità di ricucire il rapporto con la famiglia Sandri ma anche con gran parte della tifoseria che non ha mai perdonato alla società, ed in modo particolare a Lotito, quello strappo, quell’indifferenza verso un ragazzo che faceva parte della famiglia-Lazio, verso i Sandri che in questi quattro anni hanno ricevuto attestati d’affetto da tifosi e da società di tutta Italia, con in testa l’Inter e la Roma. Basterebbe un piccolo gesto per ricucire il rapporto. Basterebbe dare un seguito ad un’idea nata in rete: mettere il logo della Fondazione Gabriele Sandri sulle maglie della Lazio. Un gesto che non costerebbe nulla ad una società che da cinque campionati non ha uno sponsor e che ha usato quello spazio vuoto per cambi merce con la Clinica Paideia e con Edileuropa, e che ha già compiuto un simile gesto di solidarietà mettendo sulla maglia biancoceleste il logo della So.Spe. di suor Paola.

E allora, perché non fare la stessa cosa con i logo della Fondazione Gabriele Sandri, magari proprio il 6 novembre all’Olimpico contro il Parma. Il calendario, infatti, offre la possibilità di ricordare con cinque giorni d’anticipo il quarto anniversario della scomparsa di Gabriele, ironia della sorte proprio in occasione di quella sfida che segnò il ritorno al calcio giocato, in quel Lazio-Parma rimasto impresso nella memoria di tutti i laziali per quel gol a tempo scaduto di Firmani e per quella corsa di Fabio e di tutta la squadra verso la Nord, conclusa con lo straziante abbraccio a quell’immagine di Gabriele che campeggiava al centro della Curva.

In quella foto, dietro Firmani, c’è anche Igli Tare, allora calciatore della Lazio e oggi direttore sportivo. “Sarebbe una bella cosa quella di mettere il logo della Fondazione Gabriele Sandri sulle maglie della Lazio, ma non so se la cosa sia o no fattibile, bisognerebbe sentire il presidente”, ha detto Igli Tare in conferenza stampa Igli Tare il giorno dopo la chiusura del mercato. La alla, quindi, passa nelle mani del presidente. Una risposta a questa richiesta la chiedono i tifosi e la aspetta la famiglia Sandri. Soprattutto Giorgio, a dir poco amareggiato per la latitanza della Lazio in questi quattro anni. “La Lazio in questi anni è stata completamente assente nei confronti della nostra famiglia. Altre società, come l’Inter, ci sono state vicine in modo pubblico e anche a fari spenti. I tifosi di tutta Europa si sono adoperati per ricordare con iniziative pacifiche la memoria di Gabriele. Da chi gestisce la Lazio, invece, solo silenzio. Aspetto ancora che si pronunci, come aveva promesso, sulla sentenza del processo. Dopo il verdetto di primo grado si sono indignati tutti, lui ha detto che avrebbe parlato dopo la pubblicazione delle motivazioni. Ancora aspettiamo e siamo già arrivati alla sentenza di secondo grado, anche quella commentata da tutti meno che dal presidente della Lazio. Ora c’è questa proposta, è un’iniziativa che non parte da noi, è un’idea nata sul web e io non posso che sposarla in pieno. Ho sentito le parole di Tare che ha dimostrato di gradire l’idea ma ha girato tutto al presidente, perché è lui che decide.

E sarebbe bello conoscere il pensiero di Lotito su questa vicenda. Sta parlando di tutto in questi giorni, mi aspetto che dia una risposta anche su questo. Potrebbe essere il modo giusto per creare finalmente un rapporto con la società, per instaurare un legame importante che potrebbe consentire a tutti di passare sopra a eventuali incomprensioni che posso esserci state in passato. Io aspetto”. Aspetta Giorgio Sandri e aspettano un po’ tutti i tifosi della Lazio. Tocca a Lotito decidere che cosa fare. Dopo i fiumi di parole e gli editoriali di questi giorni, la Lazio è chiamata a pronunciarsi su questa vicenda, a decidere una volta per tutte se onorare o no con un piccolo gesto la memoria di Gabriele Sandri, un ragazzo assassinato mentre stava andando a Milano a vedere la Lazio. Un ragazzo, definito da Lotito “un figlio della nostra famiglia”quando a caldo faceva il giro di tutte le televisioni. Un figlio del quale, però, da quel giorno non ha più parlato e per il quale non ha fatto nulla. Ora ne ha la possibilità e con un piccolo gesto può cancellare quattro anni di silenzio a dir poco imbarazzante. Un silenzio che ha contribuito a scavare quel solco che separa attualmente tantissimi tifosi da questa società.

 

FONTE sslaziofans.it