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Neve, Petrucci: “Non condanno la Lega, gli stadi sono questi”. Beretta: “Serve la legge sugli stadi”

«È troppo facile tirare fuori le ricette dopo. La realtà dice che le partite di calcio vengono rinviate anche da altre parti e non solo in Italia.

Redazione

«È troppo facile tirare fuori le ricette dopo. La realtà dice che le partite di calcio vengono rinviate anche da altre parti e non solo in Italia.

Stadi italiani vecchi? Allora, gli stadi sono questi, il clima lo abbiamo visto tutti: non mi sento assolutamente di condannare la Lega». Queste le parole del presidente del Coni, Gianni Petrucci, a proposito delle polemiche seguite al rinvio della partita tra Parma e Juventus di ieri sera - oggi poi sono saltate anche Bologna-Fiorentine e Siena-Catania - a margine della presentazione dell'accordo di partnership tra Coni e Procter and Gamble.

«Bisogna varare una legge che consenta di avere stadi più sicuri, riscaldati, con nuove tecnologie». Il presidente della Lega di serie A Maurizio Beretta, intervenendo a Sky Tg24, commenta così i rinvii per neve di alcune partite del campionato di serie A. «La questione degli stadi è un problema dirimente - ha detto - abbiamo assistito a due situazioni simili e visto che uno stadio nuovo (quello della Juventus, ndr) fa la differenza. Il richiamo forte è per tutti: bisogna varare una legge che consenta di costruire stadi più sicuri e moderni». «Va dato atto che la Juventus è stata la prima della classe - ha aggiunto il presidente della Lega di A - ma dobbiamo preoccuparci che tutte le società siano messe nelle condizioni di poter avere impianti simili, moderni, da gestire tutta la settimana». Quanto alle decisioni di rinviare le partite, Beretta ha sottolineato che «la sicurezza di tutti, sia quella dei calciatori sia quella dei tifosi, è il primo punto. L'importante è una valutazione attenta sapendo che in questo caso siamo in una condizione meteo eccezionale e come tale va gestita».