Lorenzo Insigne, ancora alle prese con l'infortunio, ha rilasciato una lunga intervista a Sky. Ecco le sue parole:
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Napoli, Insigne: “Ci siamo anche noi per lo Scudetto. Devo tutto al maestro Zeman”
L'attaccante partenopeo, ancora alle prese con l'infortunio, rilascia dichiarazioni importanti sulla lotta Scudetto
"Io Napoli la vivo in maniera diversa rispetto agli altri calciatori perché sono napoletano: vivo la città, parlo con la gente e spero che questa iniziativa di pasta Garofalo porti allo stadio tanti amici. Non deve esserci più violenza allo stadio: ci possono essere dei cori contro, ma prima o dopo il termine del match non ci deve essere violenza. Al San Paolo andavo sempre con gli amici, fin da piccolo, e per me è stata sempre un'emozione speciale entrare lì. Ho sempre sognato di giocare al San Paolo con questa maglia, fin da bambino, fin da quando sono andato a vedere la prima partita di Coppa Italia con amici più grandi di me".L'attaccante del Napoli ammette: "Quando arrivano risultati non positivi ci sta di buttarsi un po' giù, ma dopo la finale vinta contro la Juventus è cambiato qualcosa e speriamo di continuare così. Nelle partite precedenti a quella a Doha la gente non veniva più allo stadio, ma adesso speriamo che i tifosi tornino allo stadio perché i tifosi sono fondamentali per noi. Nel 2015 siamo partiti bene e abbiamo vinto con facilità a Cesena. Contro una grande squadra con la Juventus dobbiamo dimostrare che possiamo puntare in alto, allo scudetto. Contro le big del campionato abbiamo sempre fatto bene e dobbiamo confermarci. Il gioco di Benitez impone grande sacrificio per gli esterni e all'inizio non riuscivo ad adattarmi bene perché il mister vuole che i primi difensori siano gli attaccanti. Ho avuto la sfortuna di farmi male quando stavo facendo molto bene. Gli infortuni ci stanno e adesso vado avanti. Sto migliorando giorno dopo giorno, sto facendo la riabilitazione e voglio stare tranquillo: quando tornerò in campo, spero di essere pronto e non voglio uscire più. Quanto? Da fine febbraio a fine marzo. Vedremo... Voglio stare bene. La lite Osvaldo-Icardi? Capita nello spogliatoio di discutere, ma una reazione così... Il mio idolo? Del Piero. Per me è sempre stato un esempio, in campo e fuori. Gli ho parlato anche al telefono alla prima convocazione in azzurro grazie al team manager, poi lui mi ha chiamato per farmi l'in bocca al lupo dopo l'infortunio e io gli ho fatto gli auguri di buon Natale. Spero di incontrarlo presto perché non ho mai avuto questa opportunità. Pino Daniele? E' stato un grande artista e dispiace sempre una perdita del genere. Ai napoletani e ai non napoletani. Se "Napul è" diventasse l'inno della squadra, ma la decisione non spetta a me. Higuain? Non voglio togliere niente a Zapata che ha sempre fatto bene, ma Higuain è un grande attaccante e ci ha dato qualcosa in più. Ha giocato 7 anni nel Real Madrid e ha mostrato qualità che in Italia in pochi hanno. Tiene alla squadra, è un bravissimo ragazzo e nello spogliatoio ha portato qualità ed esperienza. Benitez? E' tranquillo, ma si arrabbia anche lui se in partita non facciamo quello che abbiamo preparato. Ci manda in campo senza fare scenate negli spogliatoio e ci trasmette tranquillità".
""Scudetto? Se guardo la classifica noto che siamo 9 punti dietro la Roma e 10 dietro la Juve. Le grandi rimonte però ci stanno: dobbiamo restare tranquilli e giocare con l'entusiasmo che abbiamo ritrovato. Possiamo puntare anche a vincere l'Europa League che è un grande traguardo. La Juventus? Ha tanti campioni, ma in questo momento forse il giocatore chiave è Pogba che sta facendo cose straordinarie. Mi sorprende che uno con quel fisico faccia certi numeri. E’ un giocatore completo. Rispetto a Doha sarà un’altra partita: loro saranno più carichi perché hanno perso una finale e vorranno riscattarsi. Ci teniamo a far bene e siamo pronti per giocarcela. Chi sarà decisivo domenica per il Napoli? Se Higuain continua a darci una mano in difesa e a segnare così, può essere il nostro uomo in più. Se però fa gol un altro e vinciamo, mi va bene comunque".
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"Capitano del Napoli un giorno? Vorrei restare a Napoli il più a lungo possibile. Ho sempre sognato di essere una bandiera qui e di indossare un giorno la fascia da capitano. Vincere uno scudetto qui sarebbe una cosa speciale e conto di riuscirci. Adesso con la Juve e la Roma c'è un gap di punti perché noi abbiamo perso delle opportunità e siamo stati battuti in gare che non dovevamo perdere, ma possiamo recuperare. Puntiamo molto in alto. Zeman? E' un grande maestro e gli devo tutto. Mi ha valorizzato al Foggia e al Pescara. Gli dirò grazie per sempre. Quanto a Benitez spero che resti perché è un ore lavorare con lui".
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